REDAZIONE SIENA

Il titolare della ditta si difende "Non abbiamo danneggiato nulla"

Lauria non è stato sentito "I lavori proseguono nelle parti non sequestrate"

"Non sono ancora stato ascoltato dagli investigatori, ho parlato solo con chi mi ha notificato l’avviso di garanzia. Non ho tutta questa esperienza in materia", spiega il maestro d’arte Antonio Lauria, titolare della ditta che porta il suo nome. E che sta realizzando anche i lavori al Santa Maria della Scala, parte dei quali sono finiti sotto la lente del pm Daniele Rosa dopo la denuncia della Soprintendenza. Indagato, unitamente a ditta e due tecnici, anche il sindaco di Siena Luigi De Mossi. Lui stesso ne ha dato notizia.

"Non è certo il primo intervento che effettuiamo nell’ambito dei beni vincolati – rivendica Lauria –. Attualmente, per esempio, sto seguendo alla Normale l’ala vasariana, a Grosseto, dov’è la nostra sede, abbiamo ampliato la scalinata del Duomo. Proprio di recente siamo andati a Firenze ad effettuare dodici carotaggi, sotto Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie che serviranno anche per determinare la consistenza delle murate dell’Arno". Un’impresa piccola ma dinamica che con un’altra azienda ha vinto un appalto per circa 11 milioni messo in gara dal ministero.

"Vorrei dire che è un onore restaurare, come capofila di un’associazione temporanea d’imprese, un bene così importante e antico come il Santa Maria – prosegue Lauria –; e aggiungo anche che non abbiamo danneggiato assolutamente niente. Non è avvenuta alcuna demolizione di pavimenti esistenti, eventualmente solo di massetti a protezione del pavimento della Corticella".

L’imprenditore non c’era quando l’area è stata sottoposta a sequestro dalla procura, presente invece il geometra di cantiere. "Stiamo però continuando l’intervento commissionato, è entrata anche la seconda azienda, Marmiroli, specializzata nel restauro. Deve far emergere gli intonaci originali ed eventualmente anche dipinti che ci si attende di trovare con questa ricerca. Le opere proseguono ad esclusione, ovviamente, che nella parte sequestrata".

Laura Valdesi