
La giornalista presenta sabato a Cetona il libro edito da Cantagalli
Forse mai la presentazione di un libro è apparsa più tempestiva. Il 7 inizia il Conclave, che eleggerà il nuovo Papa; l’attenzione del mondo intero è concentrata sul Vaticano; a Cetona, sabato, alle 17.30, nella sala SS. Annunziata, la Fondazione "Lionello Balestrieri" ospita Maria Antonietta Calabrò, autrice di ‘Il trono e l’altare. Guerra in Vaticano. Una storia inedita’, uscito a ottobre 2024 per i tipi di Cantagalli, Siena. Calabrò, giornalista al Corriere della Sera e all’Huffington Post, autrice di numerosi saggi e protagonista di autentici scoop, come la prima intervista concessa da Alì Agca, l’attentatore di Giovanni Paolo II, è un’attenta studiosa delle vicende vaticane, fatte anche di intrighi, di lotte di potere, di spionaggio, di scandali finanziari e di grandi interessi economici: le rivelazioni contenute nel volume si basano su ricerche e testimonianze dirette e non sono state smentite né confutate (ma anzi, apprezzate).
Da notare poi che il libro si pone proprio nella prospettiva dell’elezione di un nuovo Papa. "La tesi principale – afferma Calabrò – è che le forze che si sono opposte a Benedetto XVI sono le stesse che hanno creato problemi a Papa Francesco. Il racconto è molto dettagliato, fa riferimento a una mole infinita di atti, emersi nel processo per l’acquisto del palazzo di Londra (che ha coinvolto anche il cardinale Becciu, ndr), ma, al di là delle personali responsabilità, mi interessava portare alla luce il ganglio di interessi, l’intrico di potere e denaro che ha portato alle dimissioni Ratzinger e quasi detronizzato Bertoglio. È un libro ‘forte’ per la tesi che espone e i fatti che riporta, ma non è né scandalistico né contro la Chiesa".
Perché c’è tanta curiosità intorno alla successione di Papa Bergoglio? "È un interesse legittimo dell’informazione che deriva poi dall’attenzione dell’opinione pubblica mondiale: il collegio è estremamente vasto, saranno 133 i cardinali elettori, è rappresentato tutto il mondo. Il numero dei ‘papabili’ è molto più limitato, possiamo parlare di ‘favoriti’. Eravamo abituati ai bookmaker inglesi, che raccolgono scommesse sull’elezione, la novità è il Fantapapa, già online". In un mondo in cui non esiste più riservatezza, un evento come il Conclave, basato appunto sulla segretezza, ha un suo fascino.
"Il Conclave è in controtendenza rispetto all’abnorme prevalenza dei social, i cardinali e le altre personalità vaticane che vi assistono e che dovessero violare l’obbligo di assoluta riservatezza, sarebbero di fatto scomunicati, senza bisogno di ulteriori atti". Il territorio senese è rappresentato da un suo Cardinale. "È un segno di unità con la Chiesa Cattolica; Papa Francesco ha scelto le persone, come Lojudice, che riteneva più adatte, anche rispetto agli arcivescovi di città più grandi, come Milano o Venezia".
Diego Mancuso