MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Il vero senso della vita nel romanzo di Granchi

‘La memoria della vite’, edizioni Arkadia, mette al centro il senso di eterna precarietà .

Un particolare crocevia di personaggi, storie e origini: questo il senso, fortemente contemporaneo, del romanzo di Massimo GranchiLa memoria della vite’, edizioni Arkadia. Una vicenda che nasce in una delle tante periferie italiane, dove si scopre sempre il vero senso della vita, perché qui essere giovane è un problema oltre che una certezza di eterna precarietà. La vicenda di Gabriel, ci rammenta un’altra metropoli, quella raccontata dai Genesis nell’album "The lamb lies down on Broadway", che racconta di una New York del 1974 con Rael, appunto Gabriel, giovane portoricano fuoriuscito dal riformatorio di Pontiac. Granchi è un narratore del presente, talvolta anche volutamente crudo, ma non smette mai di fare poesia, di colorare la trama, e lo fa con la bella metafora dell’isola di Procida, che rappresenta la via della salvezza, la possibile redenzione davanti ad un futuro pieno di incognite. La trama si impenna davanti a quello che la vita talvolta ci riserva. Non stiamo a raccontare cosa accade ai protagonisti, ma è evidente che questo romanzo appassiona per gli sguardi intensi, per la ricchezza dei personaggi che vanno oltre i poveri scenari. Ma questa è l’Italia, nel bene e nel male, di oggi. Massimo Biliorsi