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In bicicletta a Capo Nord: "Ho portato con me la sciarpa del Radicondoli"

Il presidente della società di calcio Federico Caldini racconta l’avventura "Alle 4,30 la sveglia, poi 12 o 14 ore al giorno in viaggio su due ruote".

Il presidente della società di calcio Federico Caldini racconta l’avventura "Alle 4,30 la sveglia, poi 12 o 14 ore al giorno in viaggio su due ruote".

Il presidente della società di calcio Federico Caldini racconta l’avventura "Alle 4,30 la sveglia, poi 12 o 14 ore al giorno in viaggio su due ruote".

Imprenditore, presidente del Radicondoli calcio e protagonista di imprese estreme con la sua bici. Federico Caldini (a sinistra nella foto), 49 anni, ha raggiunto Capo Nord su due ruote. Un tragitto di 4mila chilometri coperto nell’arco di sedici giorni insieme con un compagno di avventure, il sessantaquattrenne Marco Castagneri. Protagonista di gare ultra cycling anche a livello mondiale, Caldini ha voluto stavolta misurarsi in una kermesse che non ha esattamente le caratteristiche di una competizione. Semmai di una sfida con se stesso, nel confronto con la NorthCape4000, come da denominazione ufficiale dell’evento nel quale gli iscritti sono chiamanti ad attraversare sette nazioni prima di raggiungere l’ambìta destinazione finale. Alle 4,30 del mattino il suono della sveglia e via verso una nuova tappa… "Dalle 12 alle 14 ore al giorno in bicicletta con 27 kg di bagagli, sacco a pelo, tappetini e l’occorrente per la quotidianità: un compito non semplice", racconta sorridendo Caldini, in sella alla sua fedele gravel bike, una tipologia di bicicletta più comoda e adatta a questo genere di percorsi. Famiglia originaria di Troghi, in provincia di Firenze, e una attività imprenditoriale innovativa che da tempo si è insediata anche nel territorio di Radicondoli con il marchio Caldoliva, biocombustibile ricavato dal nocciolo di oliva. Un forte binomio con la comunità di appassionati sportivi locali – il Radicondoli calcio è tornato dopo decenni in Prima categoria – e una passione che non conosce simili per i viaggi romanzeschi al ritmo incessante delle pedalate. "La testa ha tenuto, anche nei momenti più complicati. È questo l’aspetto determinante, per evitare che si affaccino sul cammino ‘fantasmi’ legati al timore di non farcela per ragioni fisiche in un itinerario interminabile e comunque capace di regalare indimenticabili emozioni".

Poi qualche curiosità: "Nei tratti conclusivi ci siamo concessi delle fasi di riposo a bordo strada. Al risveglio, avevamo intorno a noi degli esemplari di renne. Visioni fantastiche, inimmaginabili". E al traguardo? "Ho voluto srotolare una sciarpa rossonera degli Ultras Radicondoli. Un omaggio ai colori di appartenenza – afferma in conclusione Caldini – e a un paese che vive con calore ed entusiasmo le vicende della squadra".

Paolo Bartalini