FABRIZIO CALABRESE
Cronaca

In corsa verso l’Oscar. Delpero: "Racconto la guerra con il vuoto negli occhi dei soldati"

La regista domani al “Garibaldi“ di Poggibonsi incontra gli spettatori. Appuntamento prima della proiezione di “Vermiglio“ delle 20.30. "Una grande responsabilità rappresentare l’Italia, ma con serenità".

In corsa verso l’Oscar. Delpero: "Racconto la guerra con il vuoto negli occhi dei soldati"

Maura Delpero a Venezia con il Leone d’argento ricevuto per ’Vermiglio’

Quando un colore corrisponde a un nome di un borgo della Val di Sole ma è anche una sfumatura dell’anima e il titolo di un film che sta facendo e farà parlare di se. A raccontare i dettagli sarà Maura Delpero, regista di ’Vermiglio’, ospite al Garibaldi di Poggibonsi per incontrare il pubblico, domani prima dello spettacolo delle 20,30 (già tutto esaurito). Il film ha vinto il Leone d’argento alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e adesso è stato scelto per rappresentare l’Italia nella categoria Miglior film internazionale agli Oscar 2025.

Maura Delpero, cosa racconta questo film?

"La pellicola racconta dell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, essa perda la pace nel momento stesso in cui il mondo la ritrova".

Non è paradossale? Cosa succede?

"Si, c’è un grande paradosso che sta al centro del film, con situazioni un po’ ironiche della vita ma sempre comunque molto affascinanti e il film è come se fosse spaccato in due, narra di una pace perduta e del tentativo di ritrovarne una nuova che non potrà essere quella di prima".

Come nasce l’idea del film? Ho letto di suo padre e del sogno, c’è anche dell’altro?

"Tutto il movimento emotivo di quel momento mi ha portato un po’ a tornare indietro alle origini, poi sono quelle situazioni di vita in cui si fa il punto, si guarda in avanti e indietro e si fanno delle riflessioni. Ho avuto la sensazione che dovevo tornare alle radici e ho iniziato a sentire che c’era tanto di personale ma in quel mondo che riguardava la mia famiglia c’era anche una parte che riguardava la storia italiana".

Si dice che sia una pellicola sulla guerra senza le battaglie. Un modo per dissacrare le guerre a cui forse ormai ci siamo assuefatti?

"Ho la sensazione che la guerra sia indicibile, che sia molto difficile da raccontare, è una tragedia immane per cui ho preferito raccontare la guerra attraverso il vuoto negli occhi dei soldati che tornano".

In Maternal, suo film di esordio, i bambini sono una componente fondamentale, qui?

"Sono importanti, una sorta di coro greco che nella notte commenta e racconta gli eventi dei grandi, dicono le cose che noi adulti non diciamo".

Grandi premi e la notizia degli Oscar. Che si prova?

"Una grande gioia, una responsabilità e tanta serenità".

L’iniziativa (anche su YouTube e Facebook) fa parte di “Luci in sala“. Maura Delpero è solo l’ultima di una serie di grandi ospiti: Gianni Amelio, Antonio Albanese, Matteo Garrone. Delpero domani sarà a Arezzo (18 Eden) e a Firenze (22.30 Flora).