Quelle di questo fine settimana sono state notti fredde e dure più del solito per molti dei richiedenti asilo che vivono in città, dopo il nuovo sgombero di venerdì sera dal parcheggio Il Duomo, dove erano accampati da mesi. Molti di loro hanno trovato asilo in via di Città, nella sede del circolo Arci e del Pd, nelle ultime due notti, altri probabilmente sono rimasti fuori.
"Pensavamo di ospitarne una decina, ma alla fine ne abbiamo ospitati ventisette, in modo precario – dichiarava ieri mattina Lanfranco Perrone, segretario del circolo Pd Sant’Agostino –. I ragazzi sono molto dispiaciuti per come vengono trattati ma anche contenti della solidarietà". Da oggi però il circolo dovrà riprendere l’attività ordinaria, "speriamo che le autorità si decidano a trovare una soluzione" aggiunge.
Ieri mattina circa 250 persone si sono ritrovate per manifestare in piazza del Duomo, di fronte alla prefettura. "Da due mesi viviamo nel parcheggio, ma ogni giorno e ogni notte qualcuno viene e ci dice che dobbiamo andarcene – spiegato Chir Asalir, richiedente asilo pakistano –. Siamo 45 persone e metà sono malate e non possono stare all’aperto con questo clima. Siamo qui per richiedere i nostri diritti. Abbiamo scelto di venire in Italia perché sappiamo che esistono dei diritti e c’è senso di comunità". Presenti molte sigle fra associazioni, sindacati e partiti. "Non è pensabile l’idea della tolleranza zero – ha commentato Alice D’Ercole, segretaria generale della Cgil Siena –. Stiamo perdendo l’umanità. Dobbiamo trovare una soluzione strutturale che consenta la dignità del vivere ai migranti senza arrecare disagi alla cittadinanza".
Di soluzioni ha parlato anche la consigliera comunale Pd Anna Ferretti: "Gli organi preposti dovrebbero accertare un eventuale problema di tratta che sta dietro all’arrivo dei migranti, per capire le presenze su Siena. C’è poi da analizzare tutto il tema del caporalato e delle infiltrazioni mafiose che potrebbero sfruttare queste persone nei territori limitrofi". Quella dello sgombero è una situazione che i migranti avevano già vissuto, tornando poi ogni volta nel parcheggio, mentre adesso la soluzione sembrerebbe permanente.
"Siamo esasperati dall’atteggiamento in primis della prefettura e anche del comune – afferma Maria Del Zanna, attivista del gruppo territoriale di Siena di Refugies welcome –. C’è una volontà politica di creare questo disagio, perché in provincia sono disponibili nei Cas oltre trenta posti, con la motivazione che per legge bisogna lasciarli a chi arriva dal mare". In piazza anche l’associazione ‘Avvocato di strada odv’ con i rappresentanti Leonardo Parodi e Antonella Siani, che hanno dichiarato: "Siamo qui per dare un aiuto pratico a queste persone che sono regolari sul territorio e stanno solo cercando di far valere i propri diritti. Chiediamo un ripristino della legalità. L’inadempienza è delle istituzioni in questo caso".