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È un immobile importante, con 2200 metri quadri di superficie e quasi cinquemila metri quadri di terreno. L’ex monastero delle suore benedettine cistercensi in via Bologna, zona Acquacalda, è in vendita per 2,1 milioni di euro. Da alcuni mesi non accoglie più le religiose, dopo il trasferimento delle ultime ospiti, e ora il gruppo imprenditoriale che gestisce il patrimonio immobiliare dell’istituzione lo ha messo in vendita tramite una nota agenzia senese. La struttura fu inaugurata nel 1977, praticamente coeva della prospicente chiesa intitolata a Santa Caterina dottore della Chiesa che ospitò papa Giovanni Paolo II nel 1980.
Potrebbe ospitare, tra l’altro, servizi sanitari o di assistenza, come case di riposo per anziani, ma anche centri di accoglienza. E viene alla mente che, in questa fase di ricerca di spazi per i profughi della guerra in Ucraina, potrebbe anche tornare utile per un impiego del genere, se lo stato di conservazione generale lo permettesse. Ma al di là di questo aspetto, resta un immobile importante, che si sviluppa su tre piani, in cerca di un futuro al centro di una zona densamente abitata.
Un tema ricorrente nel panorama senese, non solo nel centro storico ma anche nelle periferie. A Scacciapensieri è arrivato l’investimento per la struttura residenziale in strada di Malizia, dove da settimane sono comparse le gru. A Vico Alto invece non sembra esserci destino per l’ex palazzo del Catasto al centro del quartiere, peraltro in precarie condizioni statiche, dopo le aste indette dal Demanio andate deserte.