In viaggio con la farfalla Monarca. L’occhio del fotografo Jaime Rojo

L’obiettivo dell’artista spagnolo considerato uno dei più importanti storyteller al mondo sulla biodiversità. Al Museo di storia naturale dei Fisiocritici è possibile ammirare le immagini più belle di questo progetto.

In viaggio con la farfalla Monarca. L’occhio del fotografo Jaime Rojo

Inaugurata la mostra ai Fisiocritici di Jaime Rojo qui con Andrea Benocci

Non poteva esserci collocazione migliore del Museo di storia naturale dei Fisiocritici per la mostra ‘Saving the Monarchs’ di Jaime Rojo. Ultima anteprima, ieri mattina, nell’aula magna dell’Accademia di piazzetta Gigli, per il Siena Awards, con l’inaugurazione di questo viaggio fotografico nella straordinaria bellezza di queste farfalle, catturate dall’obiettivo del fotografo spagnolo, considerato uno dei più importanti storyteller al mondo sulla biodiversità’. A presentare l’iniziativa il curatore del museo, Andrea Benocci: "Siamo felici di offrire la nostra location, con il festival è in corso una collaborazione che dura da anni. E in questo caso era particolarmente importante offrire un’opportunità per parlare della conservazione della natura". La personale di Jaime Rojo accompagna i visitatori in un viaggio davvero speciale, attraverso la migrazione annuale delle farfalle Monarca. Macchie arancioni, contro il blu del cielo. Meraviglia e mistero. Una bellezza a rischio, però. Negli ultimi 30 anni la popolazione delle Monarca è infatti diminuita drasticamente del 90 novanta per cento, a causa della perdita dei loro habitat naturali, negli Stati Uniti e in Canada, dovuta all’espansione dell’agricoltura industriale e allo sviluppo urbano. "La migrazione delle farfalle monarca – spiega Rojo – è la cosa più affascinante che io abbia mai visto. Credo che sia l’esempio più puro delle relazioni tra le specie ed è un qualcosa che noi dobbiamo preservare. Il mio progetto non mira solo a evidenziare la bellezza di questo momento, ma vuole sensibilizzare le persone a un cambiamento". Rojo è un fotografo spagnolo con la passione per la natura selvaggia. Il suo obiettivo professionale principale è stato promuovere nuovi spazi protetti, corridoi biologici e azioni di ripristino. Il suo lavoro sulla migrazione della farfalla Monarca ha fatto da copertina per National Geographic nel gennaio di quest’anno. "I miei scatti – afferma il fotografo – non vogliono solo rappresentare la bellezza della natura attraverso il loro battito d’ali, ma raccontano anche di tutte quelle persone che ogni giorno lavorano per rendere il loro habitat protetto, portando avanti la storia di questa meraviglia".

Da oggi (sabato 28) tutte le mostre del Siena International Awards saranno visitabili, fino al 24 novembre, ogni venerdì dalle 15 alle 19 e ogni sabato e domenica dalle 10 alle 19. Oltre alla mostra di Jaime Rojo l’Accademia dei Fisiocritici ospiterà anche le immagini del Drone Photo Awards, dedicato alla fotografia aerea. L’Accademia dei Rozzi accoglie la mostra ‘Piatsaw’ e gli scatti di Nicola "Ókin" Frioli, dedicati alla tenace resistenza delle popolazioni indigene della foresta amazzonica ecuadoriana per proteggere le loro terre dal devastante impatto dell’estrazione mineraria e petrolifera. Nell’Area Verde Camollia 85 sarà allestita la mostra di Cyrille Parry ‘Re-Enchant The World’, un progetto fotografico pensato per riscoprire l’incanto del mondo, attraverso tecniche di post-elaborazione usate per ottenere un effetto pittorico. I vincitori del Siena International Photo Awards saranno esposti nell’ex Distilleria Lo Stellino, mentre nel Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna, nuova location del Siena Awards 2024, troveranno posto i vincitori del Creative Photo Awards, dedicato all’approccio innovativo alla fotografia. A Sovicille, infine, la mostra ‘American Edge’, dedicata a Steve Schapiro, scomparso nel 2022, noto per le sue iconiche immagini dedicate alla storia americana degli anni Sessanta e Settanta.

Riccardo Bruni