Cecilia Marzotti
Cronaca

Falsifica sentenza, radiata avvocatessa

L'inchiesta è partita dopo un esposto del cliente

Tribunale (Archivio)

Siena, 14 settembre 2015 -  Ha falsificato una sentenza a favore del suo cliente, ma è stata scoperta e radiata dall’albo. Una storiaccia di quelle che avremmo preferito non scrivere, ma accade nella nostra città dove l’avvocatessa esercitava la sua professione e dove era iscritta all’albo dell’Ordine senese.

La professionista nata, cresciuta e laureata nel nostro ateneo una volta finito il corso di studi aveva deciso di diventare avvocato. Dopo il previsto praticantato aveva superato l’esame e aveva iniziato ad esercitare.  Durante il primo periodo subito dopo l’abilitazione era trascorso tutto molto normalmente poi le prime avvisaglie di una situazione che nel giro di alcuni anni sarebbe degenerata. Una volta aveva falsificato su un atto la firma di un collega, poi dei comportamenti non proprio cristallini in altri procedimenti fino ad arrivare a quella sentenza mai decretata da un giudice. La giovane professionista, infatti, alla fine del procedimento non aveva ottenuto ragione e lei pur di accontentare quel cliente aveva deciso di riscrivere la decisione. Lo aveva fatto con tutti i crismi (in fin dei conti è laureata in giurisprudenza e quindi il diritto lo conosce). Peccato che la decisione finale non era quella vera. Era stato lo stesso cliente ad accorgersi dell’inganno e a presentare reclamo. Era partita la prevista procedura per capire esattamente come fossero andate le cose. Esperiti tutti i necessari accertamenti era arrivato il verdetto: radiata dall’albo degli avvocati. La giovane donna della quale volutamente omettiamo le generalità e la residenza benché la decisione presa nei suoi confronti sia stata pubblicata e affissa all’albo dell’Ordine degli avvocati di Siena non potrà più esercitare la professione di avvocato. Un lavoro per il quale aveva studiato molto e faticato per anni pur di arrivare ad indossare la toga in un’aula. Ha buttato via tutto e nessuno saprà mai per quale motivo lo abbia fatto.