Siena, 10 ottobre 2023 – “Ancora un incidente, questa volta a Badesse". Sono le 9, direzione Firenze. Autopalio, naturalmente. Arrivano i pompieri ma non c’è necessità del loro intervento. Fortunatamente. La notizia dell’ennesimo disagio nel tratto interessato dal cantiere Anas scatena la rabbia di chi ogni giorno percorre la striscia di chilometri, inadeguati a detta di tutti per sostenere un traffico diventato sostenuto. C’è anche un profilo facebook su cui vengono segnalati dagli automobilisti disagi e problemi quotidiani. E sa di beffa la pagina di ’info cantieri’ per conoscere i lavori in corso pubblicata domenica dal governatore della Misericordia di San Gimignano ed ex sindaco della città turrita Giacomo Bassi, dove si spiega che l’ultimazione è prevista proprio per l’8 ottobre, con l’avanzamento pari al 69,08%. Quando, chiaramente, siamo ben lontani dall’ultimazione. "Infatti è stato corretto", spiegava ieri Bassi che oggi farà una diretta Rai sul caso.
Non resta che mettersi in macchina e dirigersi verso il tratto interessato dall’intervento dove si sostituiscono i guard-rail. E’ quasi l’ora di pranzo, sono le 12.48 quando imbocchiamo da San Marco la Siena-Firenze, direzione Monteriggioni. Chiaro che i problemi si concentrano soprattutto nelle prime ore del mattina con gli spostamenti per lavoro e a metà pomeriggio, ma l’orario è utile per scattare una fotografia dello stato dell’arte. E capire soprattutto se, come lamentato da chi percorre ogni giorno il tratto, davvero ci sono pochi operai a lavoro. Invece bisognerebbe accelerare. Un primo cantiere s’incontra fra le due gallerie all’Acquacalda dove si viaggia su una sola corsia fino al distributore Tamoil, quando si torna a due. Ci sono dei mezzi fermi, nessun addetto. Possibile che sia per la pausa pranzo. Cosa che farà sicuramente infuriare chi invoca, appunto, un maggiore ricambio di maestranze per non far languire l’intervento che già sabato e domenica resta deserto di manodopera. Con l’avvicinarsi a Badesse ecco una sequenza di cartelli che frenano la velocità: prima 70 orari, quindi 50 e ancora a 40, con divieto di sorpasso. Va detta la verità, il traffico scorre anche se nel segmento più delicato, che appare debitamente segnalato, si nota qualche incertezza da parte di chi, probabilmente, non è avvezzo a transitare da qui. La parola d’ordine è procedere lentamente. Perché a sinistra ci sono anche dei tratti di new jersey in cemento prima di arrivare, a pochi metri dall’uscita per Monteriggioni, al punto in cui si trovano due macchine operatrici. Ferme. Nessun operaio presente. Si vede il guard rail centrale che è stato sfilato e accatastato per la sostituzione. A metà della dirittura respiro di sollievo: due corsie. Così fino a Colle Val d’Elsa sud dove usciamo e torniamo indietro per capire com’è la situazione in direzione Siena. Visto che sono diversi gli incidenti avvenuti per esempio prima del restringimento che s’incontra proprio all’altezza di Monteriggioni. Appena imboccata da Colle la ’Palio’ c’è il cartello di macchine in fila. Che non incontriamo, in verità, ma assicurano che al mattino la situazione è complicata. Un enorme cartello luminoso invita a rallentare per lavori in corso dal chilometro 11+450. Tutto fila liscio finché non si raggiunge Monteriggioni quando la corsia diventa strettissima. Un imbuto. Il tir che ci precede occupa l’intero spazio, basterebbe una minima distrazione per toccare il guard rail di cemento che corre sulla sinistra. A destra non c’è corsia di emergenza. Operai, nel frattempo, non si sono materializzati. Si ritrovano quando sono le 13,35 fra le due gallerie dove si procede nella corsia di sorpasso verso Siena. Una donna sembra avere difficoltà ad orientarsi, frena. Ma poi il traffico sfila via.