
Una manifestazione in piazza di sindacati e lavoratori Paycare
Nessun licenziamento immediato in Paycare: dall’incontro tecnico di ieri in Regione, la ratifica della chiusura della procedura di mobilità per licenziamento collettivo nella sede di Monteriggioni dell’azienda del settore dei call center.
Ventisei i lavoratori che, almeno fino 31 dicembre, possono tirare un sospiro di sollievo, dopo che due mesi fa Paycare aveva annunciato il via alla procedura suscitando la pronta reazione delle organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl, e degli enti locali con i sindaci di Siena e Monteriggioni. Previste adesso la cassa integrazione sino a fine anno e un’unica modalità per lasciare l’azienda: le maestranze potranno nel caso uscire su base volontaria, individuale, con un indennizzo, in base a quanto convenuto tra le parti in sintonia con gli esiti del tavolo ministeriale di dieci giorni or sono. "Un incentivo economico pari a 28mila euro lordi per chi deciderà di aderire tra il 1 aprile e il 15 maggio 2025", afferma in una nota Giuseppe Cesarano, segretario di Fim Cisl. In atto da qui in avanti un’altra "partita" e riguarda il domani a livello produttivo, ora che è giunta a compimento una vertenza complessa, avviata quattro anni fa, tenendo conto di tutti i passaggi.
"L’obiettivo a breve è capire dall’azienda cosa sta mettendo in campo per portare lavoro sul territorio – afferma Daniela Miniero, segretaria generale di Fiom Cgil Siena - perché dicembre sembra lontano, ma noi chiediamo di conoscere una data entro la quale Paycare possa fornire delle risposte in merito alle strategie di rilancio del sito. Per un’azienda la finalità principale è garantire un futuro ai lavoratori".
Giuseppe Cesarano, per Fim Cisl, osserva: "L’attenzione si sposta sugli aspetti organizzativi della cassa integrazione, che resterà attiva fino a dicembre 2025, e sulla necessità di individuare una commessa stabile che garantisca continuità produttiva e occupazionale per il sito di Monteriggioni. La Fim Cisl continuerà ad adoperarsi per tutelare i lavoratori e trovare soluzioni concrete per il futuro industriale dell’azienda".