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"Influenza e Covid, il picco a Natale. Vaccini per difendere noi e gli altri"

Cinughi de Pazzi, responsabile della Igiene pubblica Zona Senese dell’Asl Sud Est fa il punto della situazione "Possibile la co-somministrazione presso i medici di famiglia e i centri Asl. L’attività va intensificata".

"Influenza e Covid, il picco a Natale. Vaccini per difendere noi e gli altri"

La dottoressa Cinughi de Pazzi, è la terza da sinistra

Con la diminuzione delle temperature inizierà la circolazione dei virus influenzale e similinfluenzali. Per arrivare al picco dovremo attendere fine dicembre, a ridosso del Natale. Intanto è partita la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Ne parliamo con la dottoressa Chiara Cinughi de Pazzi, responsabile della Igiene pubblica Zona Senese dell’Asl Sud Est’.

La campagna di prevenzione è iniziata?

"Si, il primo ottobre nelle Rsa, il 7 ottobre per il resto della popolazione. Sono i medici di medicina generale e i pediatri a somministrare i vaccini; i soggetti che si sottopongono alla vaccinazione Covid dal proprio medico o nei centri Asl hanno l’opportunità di eseguire anche l’antinfluenzale in co-somministrazione".

A chi è indicato il vaccino dell’influenza?

"E’ raccomandato e offerto gratis ai bambini fra 6 mesi e 6 anni e ai soggetti over 60. Fra 6 e 60 anni è altamente raccomandato e gratuito per soggetti che presentano condizioni di rischio, ovvero patologie concomitanti, per i familiari/conviventi di soggetti fragili, per le donne in gravidanza e nel post partum, per chi svolge lavori di pubblica utilità, per gli operatori sanitari, per chi lavora a contatto con gli animali, per i donatori di sangue. La vaccinazione serve non solo a proteggere il singolo ma anche la comunità attraverso la riduzione della circolazione del virus, in particolare i fragili".

Perché vaccinarsi?

"In Europa da 15mila a 70mila persone muoiono ogni anno per complicanze legate all’influenza. Ci si vaccina per proteggere noi stessi e gli altri; riduciamo così anche l’impatto sui Servizi sanitari e il carico dell’assistenza in ospedali e ambulatori".

Come si manifesta l’influenza?

"E’ un’infezione respiratoria acuta, che insorge dopo un’incubazione di 1-2 giorni. I sintomi più comuni sono febbre, raffreddore, tosse secca, brividi, dolori articolari. I soggetti senza patologie concomitanti guariscono in una settimana senza terapie specifiche, con il riposo e antipiretici; nei soggetti fragili, per età o a causa di patologie concomitanti, situazioni di immunodepressione, l’influenza non è assolutamente da sottovalutare per le complicanze e le sequele associate".

C’è una rete di sorveglianza dell’influenza, vero?

"C’è una rete di medici sentinella, che coinvolge medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e laboratori di riferimento regionali, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, che garantisce una sorveglianza sia epidemiologica che virologica con report settimanali dalla 42ª settimana di un anno alla 17ª dell’anno successivo".

Quale è la nostra copertura?

"Per l’antinfluenzale l’obiettivo minimo fissato dal ministero è il 75% della popolazione destinataria prioritariamente della vaccinazione, l’ottimale è il 95%. Per la Toscana la copertura degli over 65 nella passata stagione è stata di circa il 58%: dobbiamo lavorare a tutti i livelli per intensificare la vaccinazione".

Paola Tomassoni