di Pino Di Blasio
Gli aggettivi entusiastici si sono sprecati ieri, nella sala Pegaso della Regione Toscana, per presentare l’accordo di programma sullo sviluppo degli anticorpi monoclonali di Toscana Life Sciences. "Punto di arrivo", "eccellenza della ricerca", "scommessa sul futuro": tutte frasi condivisibili per riassumere un investimento cospicuo sulla terapia antiCovid scoperta nei laboratori senesi dal team di ricercatori guidati da Rino Rappuoli e Claudia Sala. Prima i 15 milioni di Invitalia per acquisire il 30% di Tls Sviluppo, nuova società presieduta sempre da Fabrizio Landi. Poi i 26 milioni di fondi pubblici, ai quali si uniranno le risorse di Tls Sviluppo con altri 12 milioni, che rappresentano il succo dell’accordo di ieri. Serviranno per completare i test clinici sugli anticorpi e per riattivare l’edificio 23 all’interno di Gsk. Fino a qualche anno fa quello stabilimento serviva per produrre vaccini antinfluenzali.
Ora, con un investimento di 10 milioni e mezzo, una volta ottenute le autorizzazioni di Aifa e delle agenzie, potrebbe produrre almeno 100 mila dosi di vaccini e anticorpi ogni trimestre. "L’impianto industriale - come ha ricordato Fabrizio Landi - è già dotato di apparecchiature idonee alla produzione di proteine ricombinanti e polisaccaridi per uso umano. Previsti interventi di riqualificazione del complesso industriale e l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, che permetteranno di produrre su base industriale anche l’anticorpo sviluppato".
Il progetto industriale dovrebbe terminare nel 2023 e prevedere la partecipazione anche dell’Istituto Farmaceutico Militare. Quello ’sperimentale’, focalizzato sullo sviluppo e la validazione clinica degli anticorpi Tls, dovrebbe necessariamente concludersi molto prima. "Contiamo di arrivare a inizio estate - hanno affermato in coro il presidente della Regione Eugenio Giani e Landi - ad avere gli anticorpi pronti per l’uso. La fase 1, i test su 40 volontari sani, è cominciata ieri su un paziente a Verona. Servirà per valutare eventuali effetti collaterali del farmaco. Tra un paio di mesi dovrebbe partire la fase 2 e 3 dei test, su mille pazienti contagiati dal Covid, 800 dei quali saranno selezionati negli ospedali toscani: il Policlinico Le Scotte a Siena, Careggi a Firenze e Cisanello a Pisa. Se i risultati confermeranno le analisi preliminari in laboratorio, il ministero della Sanità è pronto ad acquistare 200mila dosi di anticorpi monoclonali a prezzi scontati. Così si ripagherà ampiamente del rischio di impresa che si è assunto finanziando lo sviluppo e i test clinici".
Le due notizie cruciali sono che, finalmente, è iniziata la fase 1 dei test, anche se a Verona. E che il ministro della Sanità Roberto Speranza, per fortuna riconfermato alla guida del dicastero, è rimasto fedele all’impegno che ha assunto in campagna elettorale per le regionali, quando davanti ai laboratori Tls ha promesso pieno sostegno finanziario alla ricerca senese. Sarà il terzo capitolo dell’accordo di programma tra Governo, Invitalia, Regione e Tls. Ma bisognerà attendere la fine dei test per vedere il terzo step.
"Abbiamo scommesso da anni sulla ricerca d’eccellenza che il mondo ci invidia - ha detto il presidente Giani - e su questo continueremo a investire, con fiducia e speranza, perché abbiamo le tecnologie e i ricercatori per dare vita a un sistema decisamente all’avanguardia di lotta alla pandemia".
"E’ un punto di arrivo, ma anche l’inizio di un nuovo cammino verso un futuro in cui avremo gli strumenti necessari per combattere la pandemia - ha affermato l’assessore alla sanità Bezzini -. Questo è stato possibile grazie alla Fondazione Tls, a un settore importantissimo dell’industria, legato alle scienze della vita, così innovativo e strategico da avere sviluppato una forte attrazione di investimenti in Toscana". L’epilogo è sul fronte del lavoro: entro fine 2024 ci saranno 33 assunzioni (2 dirigenti, 6 impiegati e 25 tecnici) nel bioincubatore di Tls.