RICCARDO BRUNI
Cronaca

Innamorarsi, nell’arte. Al Santa Maria della Scala

Domani l’appuntamento si apre alle 18 con il giovane Matteo Tasca. Presenterà la sua prima raccolta poetica con Restelli, Crocchini e Ragazzo.

Santa Maria della Scala

Santa Maria della Scala

Innamorarsi, nell’arte.

San Valentino tra poesia, pittura e scultura, in un appuntamento speciale domani al Santa Maria della Scala. Torna infatti ‘Via-à-vis Parole’, il progetto con cui Fondazione Musei Senesi pone in dialogo l’arte con le penne più interessanti dello scenario attuale. Stavolta lo fa in collaborazione con l’Antico Ospedale, all’interno della mostra ‘Costellazioni.

Arte italiana 1915-1960’. L’appuntamento si apre alle 18 con Matteo Tasca, una giovane voce emergente nel panorama poetico italiano, che presenterà proprio al Santa Maria la sua prima raccolta poetica, intitolata ‘Un Giorno di Festa’ e pubblicata da Industria & Letteratura, dialogando con Beatrice Restelli, Ilaria Crocchini e Andrea Ragazzo, che curano la rassegna. Al termine dell’incontro, i partecipanti saranno accompagnati a visitare la mostra ‘Costellazioni. Arte italiana 1915-1960’.

L’esposizione, promossa dal Comune con Fondazione Monte dei Paschi, Santa Maria della Scala, Musei Nazionali e Università di Siena, è stata prodotta dalla Fondazione Santa Maria della Scala e da Opera Laboratori, con l’organizzazione di Vernice Progetti Culturali. È corredata da un catalogo edito da Sillabe e vanta un comitato scientifico composto da Laura Bonelli, Axel Hémery, Luca Quattrocchi e Chiara Valdambrini. Rimarrà visitabile fino al 30 marzo. L’esposizione si trasforma da subito in un viaggio attraverso l’arte italiana dagli anni della Grande Guerra fino ai primi anni Sessanta.

Le opere provengono dalla collezione del Monte dei Paschi, nella quale si riuniscono il patrimonio storico, legato al territorio, e un nucleo più recente, arrivato nel 2009, quando è stata acquisita la collezione della Banca Toscana, orientato all’arte italiana degli anni Sessanta. L’altra collezione è quella privata di Cesare Brandi, che comprende opere di artisti che lo storico e critico dell’arte ha conosciuto nel corso del suo prezioso e straordinario lavoro.

È un’occasione davvero da cogliere, questa, perché le opere esposte sono in genere custodite nei caveau della banca e nei depositi della Pinacoteca, per cui non possono essere ammirate se non in circostanze come questa. L’appuntamento di San Valentino si concluderà, infine, con un ‘brindisi poetico’ e un momento di condivisione tra pubblico e autori.

Riccardo Bruni