Il disco si farà. Le note della band composta da detenuti e agenti della polizia penitenziaria del carcere di Siena, i "Cella Musica", varcheranno le mura della casa circondariale che si trova nel cuore della città. Dimostrando che quando l’esistenza fluisce lenta dietro le sbarre si può ancora sperare. E che suonare e cantare rappresenta un modo per continuare a vivere, fino a trasformarsi, com’è stato nel caso di Siena, in un progetto di inclusione ed umanità.
Grazie alla campagna di raccolta fondi dal titolo evocativo, "InnocentEvasione", scattata a metà novembre e conclusa a Natale, verranno coperte tutte le spese previste per la registrazione e promozione del disco realizzato dal gruppo musicale del carcere. Raccoglierà canzoni dove risuonano messaggi di riscatto e di libertà rivolgendosi ad un pubblico che apprezzerà anche il senso profondo del progetto. Opportunità per chi, spesso dimenticato, desidera esprimere il proprio talento e ricominciare.
"’InnocentEvasione’ non è solo un disco – sottolinea Ugo Giulio Lurini, presidente di LaLut –, è la testimonianza concreta di come l’arte possa abbattere barriere e creare pronti. Grazie al sostegno ricevuto abbiamo dimostrato che insieme è possibile trasformare un sogno in realtà. Il risultato raggiunto è andato ben oltre le più rosee previsioni tanto che potremo consolidare con i fondi raccolti, il rapporto con le scuole superiori, donando loro copie del disco per l’ascolto degli studenti".
La raccolta di 6.572 euro permette di usufruire del contributo della Fondazione Mps che, attraverso ’Let’s Digital!’, partecipa con una donazione di 1000 euro. "Siamo lieti di aver contribuito alla realizzazione dell’iniziativa ricca di significato sociale", sottolinea il presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi.
Laura Valdesi