ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Intesa e Alia: accordo per la gestione di Estra esclude Coingas e Arezzo

La bozza di patti parasociali tra Intesa e Alia per Estra esclude Coingas. Dubbi su tempi rapidi e impatto su Siena e Arezzo.

Intesa, confronto aperto. In ballo il futuro di Estra

Andrea Rossi, presidente di Intesa

I dietro le quinte raccontano di una giornata densa di incontri e riunioni, dopo l’anticipazione de La Nazione sulla bozza di patti parasociali tra Intesa e Alia, per la gestione di Estra. Un’operazione che di fatto escluderebbe Coingas e quindi Arezzo, dopo il fallimento dell’analoga operazione che dallo scorso anno aveva di fatto messo Siena nell’angolo.

Ora le parti potrebbero ribaltarsi, tra i due soci di Alia, anche se la conclusione positiva già nell’assemblea di lunedì non va data per scontata. Anzi, in aggiunta alle perplessità del centrodestra senese (in sostanza Siena e Monticiano), anche all’interno del centrosinistra che esprime la larga maggioranza dei Comuni le posizioni sarebbero ancora da limare.

Eppure sul tavolo c’è un menù fatto di 23 portate che, almeno stando alle premesse, sembrerebbe fornire a Siena quelle garanzie sempre richieste, di investimenti sul territorio, garanzie occupazionali, ruoli nella governance che erano stati anche alla base del sostegno all’operazione Multiutility.

Qualche dubbio in queste ore è stato avanzato sull’accelerazione rapida dei tempi, sul rapporto con Arezzo che sarebbe compromesso ora a ruoli invertiti, sui meccanismi operativi con cui andrebbe a delinearsi l’accordo.

Sullo sfondo, ma nemmeno tanto, lo stallo sulla questione Multiutility. C’è chi giura che questo accordo - anche qualora andasse in porto - non avrebbe il sapore di un passo avanti verso la grande sfida di una società multiservizi su scala regionale. Eppure, in chi sta costruendo uno scenario alternativo rispetto a quello precedente (che aveva come sbocco la Borsa ed era sostenuto dai due schieramenti), non è ipotizzabile sia indifferente l’approdo a una nuova forma di Multiutility.

Qui entra in ballo anche la divisione politica, oltre che territoriale, con il centrodestra senese (leggi Fratelli d’Italia) e quindi anche il Comune che stando a quanto trapela è pronto a tentare il possibile per evitare decisioni in tempi stretti.

Cosa succederà lunedì? Di certo qualcuno proverà a chiedere il rinvio della decisione, che peraltro è da capire se dovrà passare dal voto esplicito dell’assemblea oppure sarà delegata al consiglio d’amministrazione.