Sia il presidente di Intesa, Rossi, che quello della Provincia, Bussagli, hanno liquidato con battute e con repliche stizzite, l’ipotesi che Intesa esca da Estra e ceda quel 25% di azioni che sono ripartiti tra i Comuni della provincia di Siena, principalmente. In astratto la minaccia c’è, ma non è certo contenuta nella lettera di chiarimenti inviata a Estra l’altra sera. E’ solo l’ultima mossa possibile, nel caso i vertici di Estra e di Alia, Francesco Macrì e Alberto Irace, continuino con i loro strappi e fughe in avanti, forti del 65% delle quote in mano a Prato e Arezzo. Se partissero una serie di ricorsi nei tribunali, cause e richieste di danni, la multiutility toscana rischierebbe di finire nei cassonetti dei Tar.
CronacaIntesa e Provincia di Siena, Nessuna Minaccia su Estra