Intesa si oppone ad Alia a Siena: i patti parasociali di Estra

Questo articolo descrive la strategia politica del presidente Francesco Macrì e le reazioni dei soci di Estra, come Intesa e Viva Energia, alla delibera adottata dalla direzione generale della holding. Il cda di Intesa ha deciso di aggiornarsi per prendere una decisione condivisa, ma resta l'opposizione contro l'affidamento della direzione e del coordinamento di Estra a Alia.

I termini per esercitare il recesso da Estra scadono domani, una volta scaduti i 15 giorni dalla delibera adottata dalla direzione generale della holding, che passa coordinamento e direzione di Estra sotto Alia. In pratica è un gioco delle tre carte messo in piedi dal direttore generale di Estra e amministratore delegato di Alia, Alberto Irace. Ma è un palese strappo sulla governance della holding, visto che esclude i soci che non fanno parte della multiutility. Che sono Viva Energia di Ancona, con il 10%, e Intesa con il 25%. La strategia politica del presidente Francesco Macrì passa per un corteggiamento serrato dei soci marchigiani e del sindaco del capoluogo Daniele Silvetti. Eletto a fine maggio, Silvetti è stato anche consigliere regionale ed è coordinatore provinciale di Forza Italia. Ed è il punto sul quale farà leva la corte di Macrì sulla multiutility.

Resta Siena a puntare i piedi e a chiedere di visionare i patti parasociali, siglati da Coingas e Alia un paio di mesi fa, che sono alla base delle fughe in avanti, tecniche da parte di Irace, e politiche da parte di Macrì, sulla governance di Estra e sulla multiutility. Il cda di Intesa, riunitosi ieri sera e presieduto da Andrea Rossi (gli altri componenti sono Gian Luca Ranieri e Elena Bindi), avrebbe confermato quanto anticipato a La Nazione dallo stesso presidente Rossi e dal presidente della Provincia, David Bussagli: nessuna decisione clamorosa, nessun recesso da Estra come socio, ma richieste pressanti alla governance della società di illustrare i patti di sindacato tenuti riservati. Ma il cda ha deciso di aggiornarsi a oggi, per l’assenza di un consigliere e per maturare meglio la decisione e darle una forma più condivisa.

In attesa della delibera finale del cda, resta l’opposizione di Intesa contro l’affidamento della direzione e del coordinamento di Estra a Alia. E saranno vagliate tutte le strade percorribili, legali e non, per non depauperare il valore della quota del 25,1%.

P.D.B.