REDAZIONE SIENA

"Invaso sul Merse Opera indispensabile"

"Invaso sul Merse Opera indispensabile"

Francesco Oporti, ex consigliere comunale di Chiusdino ed ex

vicepresidente della Commissione per progetto dell’invaso sul fiume Merse, interviene sul problema della siccità: "Ricordo le battaglie politiche e quelle per bloccare i lavori dell’invaso denominato inizialmente Farma-Merse e derubricato a “invaso sul fiume Merse”. Furono eseguiti gli espropri dei terreni (pagati molto bene ai proprietari), fu costruita la palazzina di guardiania, una sceneggiata indegna che costò ai contribuenti decine di miliardi di lire".

E ancora: "Il progetto, che ritengo oggi indispensabile, doveva interessare soltanto il fiume Merse e il suo principale affluente il torrente Feccia, una grande opera strategica per l’agricoltura della Maremma con la capacità di irrigare almeno 35mila ettari. Il fiume Merse è il maggiore corso d’acqua della Toscana meridionale dopo l’Ombrone; lungo 73 km, ha un vasto bacino imbrifero, con una portata media di 15mcsecondo, poco meno quella del fiume Sieve che forma il lago artificiale di Bilancino, un serbatoio di 60 milioni di metri cubi di acqua per i consumi idropotabili di Firenze e Prato oltre a regolare la portata del fiume Arno".

Oporti afferma: "Con una procedura d’urgenza è possibile realizzare in tempi brevi un lago sul Merse di almeno 80100 milioni di metri cubi, che oltre alla irrigazione per le attività agricole, serva a produrre energia elettrica. La portata del fiume in estate è 10 volte quella dei fiumi Orcia e Farma per il contributo delle ’vene’ a Ciciano". Oporti conclude: "Voglio credere che questa volta, le associazioni naturalistiche decidano di difendere davvero la natura".