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"Io, l’Ape e quei gelati venduti on the road"

La storia di ’Marta Tutta Panna’: "Così mi sono reinventata gelataia dopo il Covid. Dopo il dolore regalo sorrisi alle persone"

L’Ape Piaggio piena di gelato, alla mente di molti colligiani tutto ciò rievoca lo storico Bianchi, che si spostava per le strade per portare felicità a piccoli e adulti. Da poco più di un mese proprio in Valdelsa un Ape anni ’50 è tornato a viaggiare, si tratta di Marta Tutta Panna. A guidare il mezzo e vendere gelato è Marta Macini, originaria di Certaldo, ma ormai legata a Colle. Non è una semplice attività, ma un progetto di rinascita post Covid. Questi anni che stiamo attraversando echeggiano gli anni ’50 post guerra mondiale e l’intento di Marta Macini è di riportare la speranza con un gelato.

Macini come Bianchi?

"Esatto, quando passo da Colle i clienti mi dicono che oltre ad un buon gelato riesco a farli ritornare giovani, quando tra le strade colligiane passava il Bianchi a vendere il gelato. Mi ha contattato anche sua nipote augurandomi di avere le soddisfazioni che ha avuto suo nonno, perché vendere il gelato non è solo vendere il gelato, ma regale sorrisi".

Quando ha iniziato?

"Il 13 di maggio, da Radicondoli e ci ritornerò per la Festa di San Giovanni il 24, 25 e 26 giugno, mentre il 22 sarò a Colle per la Notte Bianca in Piazza Scala. D’inverno insegno e d’estate vendo il gelato, questo è il mio progetto. Mi sposto per tutta la Valdelsa, per tutti i borghi e nei piccoli centri, ma anche per eventi, come matrimoni. Non mi interessa essere stanziale, vorrei camminare per questa terra con le mie tre ruote".

Come nasce questa idea?

"Insieme ad una mia amica sognavamo una gelateria in Piazza Bartolomeo Scala, ma intanto mi preparavo per il concorso da insegnante. Ora sono a fare supplenze di italiano e storia alle scuole medie, quindi, sono una professoressa gelataia. Non sono due attività diverse, nutri sempre con la bellezza e la qualità".

Qual è stato il passaggio dalla gelateria all’Ape?

"Insieme a questa mia amica, poi socia. Avevamo trovato il fondo ed il progetto, era tutto pronto. Purtroppo la mia amica è morta improvvisamente, è stata una tragedia".

E dopo?

"La scorsa estate un incontro magico a Baratti con Gianna Tutta Panna ed il suo Ape che vende gelati. Ci siamo conosciute, siamo diventate amiche e ho sposato il Panchising, ovvero un Franchising di panna. Un progetto di donne che portano magia, colore e bellezza nel post covid. Il gelato racchiude tutto questo. Abbiamo scelto gli anni ’50 e l’Ape nato nel 1948. Vuole essere un segno di rinascita dell’Italia, così come accade nel post guerra, ora post pandemia".

Lodovico Andreucci