
Il sacerdote salesiano colligiano Antonio Cini ha incontrato Papa Francesco. durante le Gmg a Cracovia e a Lisbona, poi alla messa per l’ordinazione di don Alberto Lorenzelli, oggi vescovo in Cile. In alto Santa Maria Maggiore dove il Papa verrà sepolto
Da Colle un messaggio commosso per la morte del Santo Padre. La Nazione ha ascoltato le parole del salesiano colligiano Antonio Cini, che sta studiando teologia a Torino per diventare sacerdote. "Nei miei anni da animatore all’oratorio salesiano di Colle e come salesiano consacrato, ho avuto la gioia di poter vedere e ascoltare Papa Francesco dal vivo in alcune occasioni particolari: durante due Gmg, quella del 2016 a Cracovia e quella del 2023 a Lisbona, e durante la conferenza in occasione della canonizzazione del salesiano coadiutore Artemide Zatti nell’ottobre del 2022 – afferma Cini –. Ma solo una volta ho avuto l’opportunità di incontrarlo di persona per qualche secondo e di potergli stringere la mano. È stato nel giugno 2019, durante il mio anno di noviziato a Genzano di Roma, quando noi novizi salesiani siamo stati chiamati per prestare il servizio da ministranti durante la messa di ordinazione episcopale a San Pietro, presieduta da Papa Francesco, del confratello salesiano don Alberto Lorenzelli, ex ispettore della nostra Ispettoria Icc e attualmente vescovo in Cile".
Inoltre a Colle seguendo le disposizioni liturgiche dell’Arcivescovo il forte sentimento dei credenti delle parrocchie cittadine hanno iniziato a pregare in suffragio di Papa Francesco. lunedì con il Rosario e la messa. Oggi ci sarà la celebrazione in suffragio alle 19 nella Chiesa di San Francesco, mentre alle 21 ci sarà la preghiera del Santo Rosario nella Chiesa di San Marziale. Ogni giorno comunque saranno celebrate messe in suffragio. Presente anche l’amministrazione comunale. "Né io né gli altri novizi siamo riusciti a scambiare alcune parole con Papa Francesco, ma incontrandolo di persona e da vicino, ho avuto la conferma della sua semplicità, della sua umiltà e vicinanza a tutti – continua Cini –. Non ha rivolto parole a noi direttamente, ma ricordo che nell’omelia di quella messa incoraggiava il futuro vescovo a ricordarsi di essere un uomo scelto da Dio inviato per servire gli uomini, sempre vicino a loro con amore di padre, chiamato a prendersi cura del gregge e a sorvegliare i più deboli e poveri, per proteggerli da chi vuole approfittarsene. Temi che sempre Papa Francesco, durante il suo pontificato, ha ricordato a chi guida la Chiesa e a chi ha ruoli di responsabilità in essa".
E ancora: "Davvero in queste parole si vede l’uomo di Dio che è stato Bergoglio: un pastore che con tutta la sua umanità, con parole e gesti spesso forti e coraggiosi, ha cercato di rendere sempre più vicino alle persone quel Dio Amore che sembra lontano, ma che in realtà sempre vuole farsi vicino a noi, suoi figli amati e ricercati, come la pecorella che si è persa". A incontrare Papa Francesco è stato anche il colligiano Gianni Rabazzi con il Servizio Civile nazionale durante una giornata in sala Nervi. Papa Francesco ha lasciato una traccia nel cuore di ognuno. Ora è calato il silenzio su una voce che per anni ha "disturbato" le coscienze. Papa Francesco è stato un pastore che si è spinto ai margini. Ha parlato di povertà, dignità, perdono, ma anche di ferite e di vergogne. Il suo messaggio non finirà e, come ribadito anche dal cardinale Lojudice, "indietro non si torna. Ci ha indicato la strada".
Lodovico Andreucci