Ipotesi cordata italiana per Mps. Il titolo in Borsa chiude in rialzo

La Borsa reagisce positivamente all'ipotesi di una cordata di investitori italiani per Mps post-uscita del Mef. Enrico Marchi di Banca Finint potrebbe guidare il gruppo, ma Enpam nega coinvolgimento. L'obiettivo è mantenere il marchio e la direzione a Siena.

Ipotesi cordata italiana per Mps. Il titolo in Borsa chiude in rialzo

Spunta l’ipotesi di una cordata di italiani nell’azionariato di Mps quando il ministero dell’Economia non sarà più il socio di riferimento

L’ipotesi di una cordata per creare un nocciolo duro di soci italiani nell’azionariato di Mps quando il ministero dell’Economia non sarà più il socio di riferimento piace alla Borsa. A Piazza Affari il titolo della banca senese si è messo a correre e ha concluso la seduta di venerdì in crescita del 3% a 5,3 euro. A riportare l’istituto sotto riflettori sono state le indiscrezioni de ’La Stampa’ che hanno segnalato il numero uno di Banca Finint, Enrico Marchi, al lavoro per raccogliere un gruppo di investitori, pronto a puntare 500-750 milioni di euro, quindi tra il 7,5 e l’11,5% del capitale di Mps, guardando a quando il Tesoro alleggerirà ancora la sua partecipazione, come indicato dal ministro Giancarlo Giorgetti. Tra i soggetti potenzialmente coinvolgibili ci sono le casse di previdenza. Ma tra queste l’Enpam ha negato contatti in corso con Marchi e si è detta soddisfatta dell’attuale presenza nell’istituto senese. "Noi abbiamo già lo 0,5% di quota azionaria di Mps, ci basta", ha indicato Alberto Olivetti, presidente della cassa dei medici e degli odontoiatri, che è anche azionista con l’1,99% di Banco Bpm. La veneta Finint, che con Amenduni è presente indirettamente in Generali tramite Ferak, come banca d’affari sta guardando e valutando Mps, cosa che fa anche per altri dossier. Con l’idea di fare da regia piuttosto che investire direttamente. Le indiscrezioni su un progetto per creare una cordata rimangono dunque da verificare. Di certo l’eventuale ingresso nel capitale di Mps da parte di investitori italiani potrebbe evitare il rischio che il prezzo in Borsa scenda troppo quando il Mef venderà un’altra fetta delle sue azioni. I punti imprescindibili per il futuro di Mps restano comunque il mantenimento del marchio e della direzione a Siena.