E’ ormai necessario ridurre le emissioni nell’atmosfera per contrastare il cambiamento climatico e questo comporta scelte e abitudini da parte di tutti. Rinunciare più spesso all’auto ricorrendo al trasporto pubblico potrebbe rappresentare un modo per impattare meno sull’ambiente.
L’Italia però è fanalino di coda in Europa nell’utilizzo del trasporto pubblico e la Toscana occupa posizioni di retrovia: circa il 14% rispetto ad una media nazionale del 18%. Il Decreto del Ministero delle Infrastrutture del dicembre 2021 prevede finanziamenti per l’acquisto di autobus ad alimentazione elettrica o ad idrogeno per il servizio urbano e la Regione Toscana si è velocemente adeguata. Questo Decreto però sembra avere importanti limiti per risultare realmente efficace contro i problemi legati all’inquinamento e al cambiamento climatico, non solo perché si riferisce esclusivamente al trasporto urbano, ma anche perché i Comuni possono usufruire dei finanziamenti solo se presentano elevati tassi di inquinamento da Pm10 e biossido d’azoto. La maggioranza degli autobus è infatti ancora alimentata con combustibili fossili, mentre la direzione dovrebbe essere quella di rendere anche il trasporto pubblico a minor impatto ambientale ovunque e comunque. In termini di rinunce quotidiane, per inquinare meno, potrebbe essere possibile percorrere brevi distanze a piedi o in bici per arrivare alla fermata del bus che trasporta molte più persone di quanto lo faccia una macchina. Il Responsabile dell’Ufficio Stampa di Autolinee Toscane, Giovanni Pellicci, ci ha detto che i bus sul territorio toscano sono 2600 e che è iniziato un percorso di rinnovamento con l’acquisto di 200 nuovi mezzi. Entro il 2026 arriveranno 176 bus elettrici, ci ha anche spiegato che ad oggi le emissioni dannose da parte degli autobus è pari allo 0,7% e che questa percentuale è destinata a migliorare con il percorso di rinnovamento delle flotte. Ci ha detto inoltre che “Quanto all’offerta di servizi di tpl disponibili, Siena e provincia sono in controtendenza sul piano regionale, sia da un punto di vista culturale, sia nel rapporto fra numero di abitanti e linee autobus urbane (125), extraurbane (70) e regionali (3) disponibili. Circa il 40% di chi usa il bus lo fa per motivi di studio o di lavoro”. Noi, cittadini di domani, riteniamo che sia necessario abituarci a muoverci diversamente per salvare il pianeta.