REDAZIONE SIENA

Istriceddu, il cavallo vittorioso torna a far visita alla Civetta. Accolto come un re

Brindisi nel Castellare per il barbero che ha interrotto un digiuno lungo 30 anni E poi la foto di gruppo

Istriceddu è tornato nella stalla dove lo hanno coccolato

Siena, 1 luglio 2020 - E’ tornato in Civetta. Qui Istriceddu è un idolo. Il ‘re’ del popolo del Castellare. Il cavallo che 11 anni fa, era il 16 agosto 2009, aveva cancellato 30 anni di buio per la Civetta conquistando un Palio da sogno montato da Brio. Quando la Contrada ha saputo che sarebbe tornato a Siena, ospite di Canale3, era impossibile resistere. "Abbiamo chiesto alla proprietaria, Serena Butteri, se prima di farlo risalire nel van era possibile fargli fare una giratina nel Castellare", racconta il barbaresco Andrea Fiorini. Ovviamente priore e capitano erano d’accordissimo.

Istriceddu, che ha 17 anni anni ma è ancora in grande spolvero, è arrivato in Piazza del Mercato. Dove tante volte, dal 2008 al 2014 è stato portato per la Tratta e per il Palio. Ne ha vinti due: Civetta e Tartuca. Ma è andato al canape altre quattro volte dopo essere tornato alla scuderia MIlani perché escluso per manifesta superiorità.

E’ poi arrivato in Piazza, Istriceddu. Si è fermato nell’Entrone, luogo che gli è familiare. E dopo la passerella televisiva, eccolo entrare in Civetta. "Una sensazione molto bella – spiega il barbaresco –, specie in un momento nel quale il Palio manca a tutti. Bello tirare fuori un po’ di emozioni da parte dei contradaioli".

A Istriceddu è stata fatta persino una doccia rigenerante mentre i mangini vittoriosi del 2009 – tutti presenti insieme ai guardia fantino – si gustavano lo spettacolo. Ha ricevuto un’accoglienza come se arrivasse il cavallo nella stalla nei giorni di Palio. Ha bevuto, sono state scattate foto con i bambini. E per finire un bel brindisi, ovviamente al campione ma anche ai civettini. Un amarcord a cui tantissimi, soprattutto bambini, hanno voluto partecipare. E per chi non ce l’ha fatta perché era a lavoro ci sono sempre gli scatti che resteranno nel cassetto dei ricordi della Contrada. E di Siena.

La.Valde.