L’8 settembre i candidati. Alle urne si andrà il 29

Il presidente e la squadra saranno votati dai 35 sindaci e da consiglieri comunali

L’8 settembre i candidati. Alle urne si andrà il 29

David Bussagli, presidente Provincia

Stasera la direzione provinciale del Pd inizierà a dibattere sulle prossime elezioni del presidente della Provincia e dei dieci consiglieri che lo affiancheranno. Non sarà una riunione decisiva, così come non lo è stata quella dell’altra sera del Pd della Valdichiana. Che avrebbe dovuto suggellare il patto per una candidatura unica e invece si è chiusa con i due candidati potenziali che non hanno fatto passi indietro. Segnale che il dibattito sarà aspro e che non sarà facile trovare l’accordo.

Prima bisogna capire il complesso meccanismo elettorale. Il presidente e il consiglio provinciale sono eletti dai 35 sindaci e da tutti i consiglieri comunali eletti. Considerando che Siena ha 32 consiglieri, Poggibonsi e Colle ne hanno 16 e gli altri Comuni oscillano tra 12 e 10, il corpo elettorale si aggirerebbe su 450 votanti. A complicare le cose il peso maggiore dato ai voti di Siena e Comuni più grandi, rispetto ai piccoli centri.

Poi ci sono le date fissate: l’8 settembre è il termine per la presentazione delle liste, dei candidati alla presidenza e al consiglio provinciale. Si voterà il 29 settembre e lo spoglio si annuncia, come al solito, molto elaborato. Il nome del successore di David Bussagli si conoscerà molto tardi.

Dando per scontato che il nuovo presidente sarà un sindaco di centrosinistra, il borsino delle candidature registra quotazioni in rialzo e in ribasso di diversi primi cittadini. Giuseppe Gugliotti, Sovicille, ha perso qualche chances dopo la conferma alla presidenza della Società della Salute senese. In Valdichiana, area che reclama la presidenza visto che finora è toccato soprattutto alla Valdelsa (Fabio Ceccherini, Simone Bezzini e David Bussagli, tre presidenti su 6 negli ultimi 40 anni) la sfida è tra Agnese Carletti, sindaco di San Casciano dei Bagni, volto giovane della politica e nota per le favolose scoperte archeologiche; e Giacomo Grazi, sindaco di Torrita di Siena, che non ha intenzione di fare passi indietro e ha sponsor di peso.

Se la Valdichiana non trova l’intesa, si farebbe avanti Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano con un ruolo nazionale nell’associazione degli enti locali. A suo svantaggio l’essere un sindaco valdelsano, per le considerazioni di cui sopra. Al posto di Gugliotti, l’area senese potrebbe puntare su Gabriele Berni, sindaco di Monteroni d’Arbia. Se toccasse al Chianti, si farebbe largo Michele Pescini, di Gaiole, che potrebbe avere il peso per una mediazionee tra le tante anime del Pd. L’imperativo per l’8 settembre dei dem è trovare un solo candidato presidente se l’intenzione è quella di eleggerlo.

P.D.B.