Monte dei Paschi di Siena ha coefficienti patrimoniali ampiamente superiori ai requisiti patrimoniali richiesti dalla Bce, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale condotto nel 2024.
Allo stesso tempo, rispetto alla decisione finale 2023, la Banca Centrale Europea ha rimosso l’obbligo di autorizzazione preventiva per la distribuzione dei dividendi.
"Il requisito aggiuntivo di capitale ’P2R’(in riduzione da 2,75% a 2,5%) risulta in miglioramento di 25 bps rispetto ai livelli 2024
(2,75%), attestandosi al 2,50%" si legge nella nota diffusa dal Monte dei Paschi.
"ll requisito minimo complessivo in termini di Common Equity Tier 1 ratio si attesta all’8,78%, somma
tra Pillar 1 - P1R (4,50%), Pillar 2 - P2R (1,41%)1 e Combined Buffer Requirement - CBR (2,87%)". Ed ancora: "La Pillar II Capital Guidance “P2G”, fissata all’1,15%, risulta invariata rispetto ai livelli 2024". Fondamentale poi il passaggio sulla decisione della Banca Centrale Europea: "Rispetto alla decisione finale 2023, BCE ha rimosso l’obbligo di autorizzazione preventiva per la
distribuzione dei dividendi.
Sulla base dei risultati al 30 settembre 2024, la Banca rispetta ampiamente i nuovi requisiti, con coefficienti patrimoniali a livello consolidato pari a: 18,4%, per il Common Equity Tier 1 ratio, rispetto a un requisito dell’8,78%; 21,7%, per il Total Capital ratio, rispetto al requisito del 13,37%".