Ridere fa bene. E se poi è anche per una buona causa, allora fa ancora più bene. Al Teatro dei Rozzi arriva ‘La cena dei cretini’, portata in scena dal Circolo Culturale La Sveglia. Tre repliche, da giovedì 21 a sabato 23, sempre alle 21.15, a favore di sette associazioni del volontariato senese. La celebre e spassosa commedia francese di Francis Veber, messa in scena dal gruppo teatrale senese, con la regia di Mario Ghisalberti, va infatti a alcune realtà del volontariato cittadino, attraverso questa iniziativa che ha il patrocinio del Comune e il contributo di Chianti Banca, Bcc Banca Centro Toscana Umbria, Estra.
La prenotazione dei biglietti per le tre serate è gestita direttamente da ciascuna delle sette associazioni di volontariato destinatarie del ricavato della serata a essa dedicata: Progetto intercontradaiolo Città dei Mestieri (21 novembre); Il Laboratorio, Gruppo Rafiki e Associazione Per l’Altro (22 novembre); Pubblica Assistenza di Siena, Associazione Sunrise e Jenga-Insieme Medici con l’Africa Cuamm (23 novembre). "La cena a cui il titolo della commedia si riferisce – spiegano dalla compagnia – è il rito settimanale con cui un gruppo di altolocati parigini ammazza la noia. Ciascuno porta con sé un personaggio singolare, considerato sciocco, fuori dal comune, da presentare agli altri e di cui prendersi gioco. Vince colui che esibisce il cretino più cretino. Per il ricco e potente editore Pierre Brochant, il perfido gioco settimanale subisce però un fuori programma. Il cretino di turno da lui selezionato per sorprendere i suoi amici, innescherà involontariamente una serie di eventi e situazioni in grado di stravolgergli la vita".
Gli interpreti, in ordine di apparizione, sono Neri Sassi, Federica Olla, Glenda Sbardellati, Fabio Mattei, Andrea Cannoni, Raffaele Provvedi, Federico Bacchini, Anna Maria Terzuoli, Sara Benocci, Francesco Minucci, Massimiliano Milanesi. Alcuni di loro si alterneranno in scena nel corso delle tre repliche.
La Sveglia nasce alla fine degli anni Settanta, in un teatrino parrocchiale di Siena, dove un gruppo di ragazzi inizia a portare in scena commedie brillanti di autori inglesi, francesi, americani, italiani, coniugando amore per il teatro e voglia di solidarietà. Un’esperienza che nel tempo diventa una realtà cittadina e una vera e propria compagnia, la cui cifra stilistica è sicuramente legata ancora alla commedia, ma nel corso della sua attività ha affrontato anche testi di natura diversa.