La centrale sull’Elsa ora è un caso nazionale

Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, prende posizione su ’Il Fatto. Quotidiano’ contro il progetto.

La centrale sull’Elsa ora è un caso nazionale

La centrale sull’Elsa ora è un caso nazionale

Il caso del ‘tubone’ colligiano inizia ad assumere una rilevanza di carattere nazionale. A parlarne in un articolo su’ Il Fatto Quotidiano’ è Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena. "La Regione – scrive Montanari – non ha accolto le richieste di annullamento da parte del Comune e della Soprintendenza. Il Comune ha dunque presentato ricorso al Tar, che ha rimandato la questione al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. In tale sede l’Avvocatura di Stato si è costituita in rappresentanza della Soprintendenza, ma poi non si è presentata alla seconda udienza e la procedura si è conclusa rigettando il ricorso del Comune, con motivazioni discutibili". Montanari continua: "Di fatto viene dato valore di atto di assenso a un semplice verbale del sopralluogo del giugno 2021, cui ha partecipato anche la Soprintendenza, e che secondo il Tribunale costituisce da parte di essa un ritiro implicito del precedente parere negativo (nonostante la Soprintendenza avesse specificato il contrario in una apposita nota): insomma, un incredibile pasticcio". "Il Comune – evidenzia Montanari – ha dunque deciso di fare ricorso in Cassazione e oggi si attende che la Soprintendenza si costituisca in giudizio. È evidente che si è eluso, fin qui, il tema della tutela del paesaggio, che pure ha un’altissima copertura costituzionale: occorre subito quel vincolo paesaggistico generale delle Gore cui la Soprintendenza sta lavorando insieme all’Università di Siena". Montanari conclude con un interrogativo: "Il paesaggio rappresenta un interesse prevalente rispetto a qualunque altro interesse, pubblico o privato e quindi, deve essere anteposto alle esigenze urbanistico-edilizie. Sarà vero anche per le Gore di Colle?".