REDAZIONE SIENA

La colonna sonora per le strade di Siena

Da Bob Dylan a Billie Ellish, il libro di Massimo Biliorsi racconta la playlist con cui vivere le vie del cuore

Un viaggio musicale, tra le vie di Siena. Una playlist di venti canzoni (più una ‘bonus track’) e altrettanti luoghi senesi, tra brani e scorci conosciuti e piccoli tesori da riscoprire. ‘Canzoni intonate alle strade di Siena’ è il diario che Massimo Biliorsi ha scritto lungo questo itinerario, attraverso i luoghi che ogni senese porta con sé, che non sono necessariamente (o almeno, non solo) i luoghi più iconici della città, ma anche quelli più nascosti, da riscoprire senza fretta, in punta di piedi, lasciandosi avvolgere da una colonna sonora composta da brani ripescati in una memoria musicale fatta di vinili, tanto che leggendo le pagine del libro, pubblicato da Extempora, sembra quasi di sentire il fruscio della puntina che estrae le note dalla traccia del disco.

Ci sono quei luoghi come la Fortezza Medicea, dove Biliorsi lascia risuonare Comfortably Numb dei Pink Floyd, che attraversano il tempo restando più o meno intatti, e ce ne sono alcuni che è possibile visitare soltanto chiudendo gli occhi e affidandosi ai ricordi, come la caffetteria di Palazzo Marsili, carezzata dalle strofe di Scirocco di Francesco Guccini.

Una passeggiata nel tempo, tra passato e presente, dai Beatles a Billie Eilish passando per Fabrizio de André, che racconta di Jamin-a lungo via delle Lombarde. Ad accompagnare i testi raccolti nel volume, che si apre con un’introduzione di Giampiero Cito, ci sono poi le illustrazioni di Edoardo Di Prisco, che gioca con i luoghi raccontati come se li sintonizzasse con le canzoni che li avvolgono.

Ed è così che via Banchi di Sopra, lungo la quale Bob Dylan canta il suo secondo album The Freewheelin’, si sovrappone al Greenwich Village di New York, dove il cantautore passeggia sottobraccio con Suze Rotolo, la sua fidanzata dell’epoca, nello scatto di Don Hunstein che diventa la copertina dell’album. E quei due ragazzi ritratti da Di Prisco, in quella stessa posizione mentre camminano per il ‘corso’ di Siena, sono chiunque, perché come suggerisce l’autore

"Chi non è stato piacevolmente devastato da un’accesa passione che ci faceva fare a braccetto quel tratto da piazza Matteotti alla Croce del Travaglio?". "L’idea – racconta Biliorsi – nasce dalla voglia di spiegare un po’ di canzoni. Scavare in quelle che ritengo più filmiche. Ho scritto altre guide dedicate a Siena, qui volevo che il filo conduttore fosse la musica e le storie che questi brani raccontano".

Riccardo Bruni