Va avanti l’impegno di Cravos per l’organizzazione dell’evento “J’Accuse: conferenza sulla questione palestinese“, fissato per lunedì pomeriggio in aula Cardini al polo universitario Mattioli. Gli organizzatori garantiscono: "Non ci saranno esibizioni o danze tipiche palestinesi, ma la conferenza si farà". Mentre in una mail rivolta alla comunità universitaria il rettore Roberto Di Pietra è tornare a precisare che: "Per chiarezza e per rispetto al ruolo che svolge il Senato Accademico, ritengo doveroso sottolineare che la nostra richiesta di svolgere la conferenza in altra data diversa dal 7 ottobre 2024 resta immutata. Se l’iniziativa si svolgerà in quella data essa si configura chiaramente come una manifestazione “non autorizzata“ e né supportata in alcun modo dall’Ateneo e rispetto alla quale l’Università di Siena non potrà essere ritenuta per nessun motivo responsabile".
Ma l’associazione studentesca non si è fatta intimorire dalla mancanza di autorizzazione da parte dell’Università e nel corso dell’ultima settimana ha mobilitato anche alcuni professori che hanno diramato una lettera aperta per chiedere al rettore di accettare la data del 7 ottobre. "La forte opposizione espressa dal Senato accademico, in contrasto con il sostegno ricevuto da numerosi docenti, lavoratori e studenti dell’Ateneo e di altre Università, non ostacolerà lo svolgimento pacifico della conferenza – ha fatto sapere Cravos –. Tuttavia, la revoca dell’autorizzazione, ha comportato la perdita del finanziamento inizialmente previsto per aver vinto il bando “InFondoèCultura“ dell’Università".
Per far fronte alle spese economiche, Cravos ha lanciato una raccolta fondi per coprire le spese considerate essenziali, e quindi richiedendo non i 3500 euro che avrebbero ottenuto da bando (e che l’Università avrebbe concesso se avessero spostato la data), ma 1397 euro, somma raccolta in meno di tre ore dal lancio della raccolta. Tutto è dunque pronto per la conferenza di lunedì con lo storico israeliano Ilan Pappè, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati Francesca Albanese, l’attivista italo palestinese Karem Rohana e il divulgatore di geopolitica Giuseppe Flavio Pagano.