REDAZIONE SIENA

"La conferenza il 7 ottobre?. Sì fa anche senza autorizzazione"

Il rettore e il consiglio studentesco di Siena concordano di tenere la conferenza sul conflitto israelo-palestinese nonostante il mancato permesso dell'Università, garantendo un clima pacifico.

Il rettore dell’Università ha incontrato ieri Samuele Picchianti, presidente del consiglio studentesco ed esponente di Cravos (nella foto un corteo pro Palestina)

Il rettore dell’Università ha incontrato ieri Samuele Picchianti, presidente del consiglio studentesco ed esponente di Cravos (nella foto un corteo pro Palestina)

La conferenza il 7 ottobre si farà, anche senza autorizzazione. Questo è in sintesi quanto emerso dall’incontro fra il rettore Roberto Di Pietra e Samuele Picchianti, presidente del consiglio studentesco e rappresentante di Cravos, l’associazione che ha organizzato l’evento a tema conflitto israelo-palestinese, inizialmente approvato e poi respinto dall’Università. "Il rettore non ci ha dato l’autorizzazione, ma si è anche reso conto che c’è la volontà da parte degli studenti di fare la conferenza il 7 ottobre – ha spiegato Picchianti -. Possiamo dire dopo questo incontro che non c’è la volontà di reprimere la conferenza in modo violento o di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Questo ci fa sperare che la conferenza possa svolgersi nel modo più tranquillo possibile". L’incontro è arrivato dopo una riunione pubblica che Cravos ha tenuto nel chiostro del San Francesco con una cinquantina fra studenti, professori e personale dell’Università, al fine di organizzare la conferenza con ospiti Ilan Pappè e Francesca Albanese il 7 ottobre in aula Cardini, come inizialmente previsto. Professori e studenti hanno anche lanciato una lettera aperta alle sottoscrizioni a livello nazionale per chiedere al rettore di tornare sui suoi passi. "L’Ateneo non ha mai vietato o censurato alcun tipo di iniziativa – ha precisato Di Pietra dopo l’incontro con Picchianti -. Per tutelare il valore dell’iniziativa abbiamo chiesto di spostarla. Nel nostro Ateneo l’attività delle associazioni studentesche si è sempre svolta a prescindere dalle autorizzazioni. Questo è un Ateneo in cui l’espressione della differente opinione è garantita".

Eleonora Rosi