La crisi dello stabilimento Beko Europe di Siena irrompe in Consiglio comunale. Giovedì, durante la riunione della massima assise cittadina, l’ordine del giorno prevede l’interrogazione urgente firmata dalle opposizioni (gruppo Pd e liste civiche Progetto Siena, Polis, Castagnini Sindaco, Siena Sostenibile, Per Siena e il consigliere del gruppo misto Fabio Pacciani), cui seguirà nel pomeriggio il dibattito sulla mozione presentata dal centrodestra.
La politica fa dunque quadrato su una vertenza con 299 posti di lavoro a rischio, in attesa di un nuovo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy (appuntamento senza ancora una data di convocazione) e la riunione dell’unità anticrisi in Regione con Valerio Fabiani, consigliere delegato del presidente Eugenio Giani, riunione in calendario l’8 ottobre. A chiedere l’intervento dell’amministrazione comunale saranno anche i lavoratori dello stabilimento di viale Toselli, che annunciano la loro presenza in Consiglio comunale con una delegazione affiancata dai vertici sindacali.
A seguire la vertenza in prima persona, c’è il vicesindaco Michele Capitani, che da tempo interloquisce con le parti, offrendo alla proprietà turca la disponibilità a trovare anche nuove soluzioni urbanistiche pur di mantenere l’attrattività del sito produttivo senese. Il tutto, mentre il Consiglio sarà chiamato a fare i conti con "la difficile situazione e la tensione derivante dalle incertezze sulle prospettive dello stabilimento Beko Europe di Siena e dei suoi lavoratori". Le opposizioni chiedono di "informare con urgenza il Consiglio comunale sulla situazione e sullo stato degli impegni consegnati al sindaco e alla Giunta, di conoscere lo stato delle relazioni tra il Comune e il governo nazionale sulla prospettiva dello stabilimento Beko Europe di Siena (ex Whirlpool) e quali azioni immediate intenda assumere l’amministrazione a tutela e garanzia dello sito di Siena". Al contempo il centrodestra chiede l’impegno di Nicoletta Fabio e del suo esecutivo a "continuare a farsi portavoce presso il ministero delle istanze dei lavoratori" e a "partecipare attivamente come già accaduto a tutti i tavoli di confronto aperti nelle sedi istituzionali promuovendo quelle iniziative necessarie a salvaguardia dello stabilimento di Siena e dei lavoratori".