Nulla è più raro d’una devozione continua, e quindi presentiamo l’originalità tutta senese del culto Mariano con la nuova pubblicazione, edita dal Comitato Amici del Palio, "Maria Mater Gratiae – La festa dei Tabernacoli di Siena", settanta anni ben portati della nostra carissima "Festa della Madonna".
Una sala di Palazzo Patrizi felicemente affollata ha visto protagonisti Gabriele Bartali, Guido Bellini, Fabio Di Pietro, quest’ultimo autore della parte fotografica, con gli autori Alessandro Leoncini e Chiara Nencini.
"Un viaggio composito che racconta e descrive – ha introdotto l’argomento lo storico Giovanni Mazzini – sia la Festa dedicata ai più piccoli dell’otto settembre, nelle sue dinamiche dal lontano 1954, alla descrizione di diciassette edicole sacre, una per Contrada".
Il tutto con un illuminante saggio introduttivo di Gabriele Fattorini, che aggiunge altri elementi storici-artistici a questo ben accolto volume. Non si comprende una tradizione, se non la vediamo in relazione alle altre: ecco il senso di questo continuo lavoro, talvolta alla luce del sole altre volte sotterraneo, del Comitato Amici del Palio, che con il suo presidente Emiliano Muzzi offre il senso di persone destinate alla bellezza della Festa, ma soprattutto della socialità dei diciassette rioni.
Questa è una Festa che è cresciuta, come sono cresciuti "di peso" i piccoli delle Contrade. Un tempo noi eravamo piccoli quasi "invisibili", molte Contrade non avevano nemmeno un Gruppo Giovani, quasi pronti, come a Sparta, a dover sopravvivere fino all’età della ragione. Oggi questo è invece un patrimonio fatto di momenti di gioia, del vivere insieme, con quei tabernacoli, che Mazzini, ci invita a vedere, alzando lo sguardo curioso nelle nostre passeggiate.
La copertina di Guido Bellini è un sipario che si apre ad un mondo, non solo ad una interessante pubblicazione, che ci aiuta a comprendere che il cambiamento, se ben governato, non modifica o usurpa una tradizione, ma è una sfida, una opportunità, non una minaccia.
Massimo Biliorsi