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La famiglia Sanoner acquista ’I Bagnacci’

L’agriturismo è stato rilevato all’asta fallimentare per un milione e mezzo di euro. Il gruppo termale farà rinascere il ’Mare delle Polveri’

di Massimo Cherubini

Presto l’ex agriturismo ‘Bagnacci’ sarà interessato da un importante progetto di recupero, riqualificazione e rilancio. È nei programmi della famiglia Sanoner, che ha rilevato, per circa un milione e mezzo di euro, tutto il compendio dall’asta fallimentare. Dodici appartamenti, ricavati dalla ristrutturazione di cinque poderi confinanti, rifiniti in stile toscano. Ubicati in una zona bagnata da acqua solfurea che per anni ha alimentato un grande invaso. Il mare dei poveri. Così veniva chiamato nel trentennio Sessanta-Novanta.

Acqua calda, quasi 30 gradi, contenente sicure qualità termali, dove tanta gente si riversava per trovare il piacere di un bel bagno in uno splendido specchio d’acqua. Alla fine degli anni Novanta cadde il vincolo di riserva naturale. Prese, quindi, il via l’insediamento di tipo turistico commerciale. Il primo intervento venne realizzato da una cordata di imprenditori. Grande ristrutturazione, i 12 appartamenti vennero curati nei minimi particolari. Insomma un agriturismo di elevato livello.

La location - si trova a pochi chilometri da Sant’Anna in Camprena, da Pienza, dal cuore della Val d’Orcia - lo eleva notevolmente. Un agriturismo che, secondo gli intenditori del settore, era destinato (ma non è stato così) a ottenere grandi successi. Le presenze ci sono state ma, sotto l’aspetto dei ricavi, qualcosa non ha funzionato. Iniziano i passaggi di proprietà. Alla fine, siamo nel 2010, acquista tutto la famiglia Misseri di Firenze. L’agriturismo viene dato in gestione, i conti economici iniziano a pesare. Giunge, cinque anni fa, il fallimento. L’intero complesso va all’asta che, come detto, viene aggiudicata alla famiglia Sanoner che opera, con alberghi termali, nel settore. E proprio in questi giorni ne è stato inaugurato uno in Sicilia.

Ora l’imprenditore può dedicarsi al recupero, al rilancio, di Bagnacci. L’obiettivo è di realizzare un nuovo albergo termale. Le condizioni, almeno apparentemente, ci sono tutte. Apparentemente perché a quanto è dato sapere la vena che portava acqua solfurea par esser stata compromessa dai lavori che hanno trasformato l’invaso naturale in piscina. La sorgente sarebbe stata ostruita dal cemento. Ma chi intende procedere al recupero sa il fatto suo, è esperto nel settore termale (i Sanoner sono, tra l’altro, anche proprietari dell’Adler di Bagno Vignoni). Il Comune di Montalcino attende progetti e proposte manifestando sempre ampia disponibilità di fronte a progetti che contribuiscono ad accrescere l’elevato richiamo turistico dell’intera zona.