ANDREA FALCIANI
Cronaca

La firma di Ozpetek sul Brunello ’Blue note’, il regalo a Montalcino

Prosegue l’appuntamento di ’Benvenuto’ per il prodotto che sarà in commercio dal gennaio 2025. Il regista sigla la piastrella che, come tradizione, è stata murata nel palazzo pubblico del paese.

La firma di Ozpetek sul Brunello ’Blue note’, il regalo a Montalcino

Prosegue l’appuntamento di ’Benvenuto’ per il prodotto che sarà in commercio dal gennaio 2025. Il regista sigla la piastrella che, come tradizione, è stata murata nel palazzo pubblico del paese.

"Accattivante, brillante e succulenta", così è stata definita, con tre parole chiave, l’annata 2020 del Brunello di Montalcino che sarà in commercio dal primo gennaio 2025. L’interpretazione rappresentativa dei vini della denominazione emerge da “Brunello Forma”, il nuovo progetto di proprietà del Consorzio presentato ieri al Teatro degli Astrusi. Da quest’anno, infatti, l’ente consortile del vino principe della Toscana mette in campo un innovativo ed esclusivo modello di valutazione della personalità dei vini in base alle diverse vendemmie ed è tarato specificamente sul Sangiovese di Montalcino.

Obiettivo: analizzare l’annata secondo canoni non più quantitativi (le stelle) e autoreferenziali ma qualitativi e stilistici che derivano dalla forte interazione tra vitigno, cambiamento climatico e vino, considerando anche la grande eterogeneità del territorio in termini di esposizione, altitudine e suoli. Uno studio complesso che ha visto all’opera membri del Consorzio, un team di esperti climatologi e professionisti dell’high tech farming della società Copernico e un panel di degustazione internazionale composto da 8 Master of Wine: Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi per l’Italia, Madeleine Stenwreth (Svezia), Justin Knock (UK), Michelle Cherutti-Kowal (UK), Tracey Dobbin (Francia), Frank Roeder (Germania) e Philip Goodband (Usa).

Durante la conferenza sono stati anche consegnati i premi “Leccio d’Oro”: nella categoria ristoranti esteri è stato premiato il “Tre dita” di Chicago, fra quelli italiani troviamo il “Villa Maiella” di Guardagrele (Chieti), per le enoteche italiane il premio è andato al “Garofalo wine” di Avellino mentre per quelle estere abbiamo il “Wine watch” di Fort Lauderdale (Florida). Il premio speciale “Rosso di Montalcino” è stato assegnato all’enoteca “Pitti gola e cantina” di Firenze. Uno spazio interessante del talk è stato dedicato al tema “Quale futuro per i Consorzi?” Tutti i presidenti intervenuti sembrano concordi nell’affermare che i consorzi dovranno sempre perseguire l’obiettivo di tutela, vigilanza e promozione per garantire successo ai prodotti e promuovere il fattore che rende unici i vini cioè il territorio.

L’incontro si è concluso con la presentazione della formella celebrativa realizzata quest’anno dal cineasta Ferzan Ozpetek. "Si intitola Blue Note – ha detto Ozpetek – e l’ho dipinto a Roma prima agli inizi dell’avventura cinematografica, fa parte di una raccolta di quadri che ho realizzato allora e che mi hanno accompagnato in tutti questi anni". La piastrella è stata poi murata, come da tradizione, sul muro dello storico palazzo pubblico.