PINO DI BLASIO
Cronaca

La leggenda di Tittia Conquista la stella su Violenta da Clodia La Selva in paradiso

Palio di Provenzano marchiato a fuoco dall’assegnazione. Il fantino e il cavallo più forti hanno fatto il bis di agosto 2022. La Chiocciola di rincorsa ritarda solo un epilogo già scritto .

La leggenda di Tittia  Conquista la stella  su Violenta da Clodia  La Selva in paradiso

La leggenda di Tittia Conquista la stella su Violenta da Clodia La Selva in paradiso

di Pino Di Blasio

’Muss es sein? Es muss sein!’ Così deve essere? Deve essere così. Lo avevamo scritto alla vigilia, citando Beethoven e ’L’insostenibile leggerezza dell’essere’ di Kundera. Il destino che bussa alla porta, la legge inesorabile alla quale non si può sfuggire. E’ la legge che Tittia, brivido freddo in sardo, Giovanni Atzeni per l’anagrafe, ha imposto al Palio di Siena. Ieri ha vinto per la decima volta, ha conquistato la sua ’stella’, raggiungendo il fantino Biggeri, a cavallo tra il ’700 e l’800, e staccando il Pesse e Ciancone, fermi a quota 9. Sopra di lui ci sono solo Aceto, 14 trionfi, Trecciolino e Picino con 13, per restare ai fantini degli ultimi due secoli.

Però nessuno di loro ha mai vinto cinque Palii consecutivi, i due del 2019 e del 2022 (per due anni il Palio non si è corso per colpa del Covid) e quello di ieri sera, luglio 2023. Tittia è entrato nell’Olimpo degli invincibili, nell’anno in cui in tanti sport, dal basket al calcio, dal tennis allo sci, sono stati infranti record che resistevano da decenni. Può sembrare blasfemo accostare il Palio di Siena a uno sport. Ma quando elimini tutte le incognite dal mosaico di Piazza del Campo, quando elabori un piano perfetto, facendo scegliere un cavallo nettamente più forte (Violenta da Clodia) e altri nove che avrebbero dato poco fastidio, l’unico dubbio che ti resta è in quale Contrada andrai a montarlo.

Per di più la fortuna, che bacia sempre gli audaci, ha aiutato Tittia mandando Violenta nella stalla della Selva. Primo cavallo estratto a sorte dal sindaco, prima Contrada, copione del Palio di Provenzano già scritto alle 13,30 del 29 giugno. Il resto dei quattro giorni ha fatto solo volume, agitando dubbi sulle condizioni meteo e sulla pioggia che ha annullato due prove. Ieri ha vinto il fantino più forte sul cavallo più forte: un teorema valido in tutte le gare. Le infinite variabili del Palio, dall’ordine della mossa ai partiti tra Contrade, dalle scintille tra i canapi all’imponderabile che può verificarsi in una delle curve a San Martino o al Casato, sono state annullate dall’equazione Tittia. Partito primo, arrivato primo dopo tre giri in testa, senza che Zio Frac con Gingillo nella Torre potessero impensierirlo più di tanto. A parte qualche screzio tra i canapi che ai torraioli non è piaciuto.

Bisogna raccontarlo, però, questo Palio di Provenzano 2023. Partire dal mossiere che chiama tra i canapi, nell’ordine Onda (Brigante su Viso d’angelo), Torre (Gingillo su Zio Frac), Selva (Tittia e Violenta). Istrice (Ares su Reo Confesso), Drago (Tempesta su Ungaros), Tartuca (Grandine su Una per tutti), Aquila (Scangeo su Veranu), Nicchio (Turbine su Astoriux), Giraffa (Tamurè su Abbasantesa) e la Chiocciola di rincorsa con Scompiglio su Anda e Bola. Ecco la variabile che poteva far saltare il banco. La Chiocciola che non voleva certo dare una mossa facile alla rivale Tartuca. E Scompiglio che non poteva gradire molto il servire su un piatto d’argento la vittoria al rivale Tittia. Per più di 30 minuti la Chiocciola ha provato a stancare i nove cavalli tra i canapi, ad alimentare le scorie tra Onda e Torre, a provare ad approfittare di un cedimento di Violenta da Clodia o di una distrazione di Tittia. Girotondi snervanti ad un soffio dal verrocchino, finte e ingressi mancati, senza che però i barberi forzassero i canapi per una volta o che Ambrosione facesse scoppiare il mortaretto per annullare la mossa. Oltre mezz’ora di danza immobile, poi l’ingresso della Chiocciola e la Selva che schizza per prima davanti alle altre. Torre e Onda inseguono, poi Giraffa e Drago al primo San Martino. Cadono Istrice, Chiocciola, Giraffa poi Onda al secondo San Martino. Ma lì davanti la Selva fa corsa a sè, inseguita solo dalla Torre con Gingillo e Zio Frac. E’ la replica esatta della galoppata vincente dell’accoppiata Tittia-Violenta nel Palio d’agosto 2022 per il Leocorno. Stesso copione, stesso epilogo, cambiano i comprimari. E allora non resta che celebrare Tittia l’invincibile, il bis della potente Violenta da Clodia, il 18esimo Palio vinto dalla Selva dal dopoguerra. Così deve essere.