
di Antonella Leoncini
"Il consolidamento della collaborazione artistica tra la Galleria degli Uffizi e la nostra città con il prestito di un’opera inestimabile come la ‘Madonna del Solletico’ di cui l’autore, Masaccio, testimonia il grandissimo valore; la necessità di rendere onore ad un personaggio senese fra i protagonisti delle vicende del XIV - XV secolo, ingiustamente sottovalutato: già questi aspetti valgono la grande mostra ‘Masaccio - Madonna del Solletico. L’eredità del cardinale Antonio Casini, principe senese della Chiesa’, realizzata da Opera della Metropolitana", dice il rettore Guido Pratesi. Ad aumentare l’importanza dell’evento, dal 22 maggio al 2 novembre, nella ‘Cripta’ del Duomo, a cura di Opera Laboratori, la partnership con la Diocesi, il coinvolgimento di altri musei e istituzioni.
Opera del Duomo non si è fatta trovare impreparata dal Decreto Riaperture. È in progress il calendario di iniziative con cui, aggiunge il rettore, "torneremo ad essere fra i protagonisti della cultura del territorio, intorno al quale ruota un vasto indotto".
Perchè una mostra dedicata a Antonio Casini, senese illuminato, uomo tanto di Chiesa quanto di cultura, di strategie, definito ‘l’altro papa’ da un diplomatico senese. Dopo Siena, dove fu vescovo dal 1409 al 1426, creato cardinale da Martino V, lasciò la diocesi per servire il Papa. Fu ambasciatore della Santa Sede; mecenate, promosse azioni, sostenne artisti. Generoso committente incaricò il Masaccio di realizzare la ‘Madonna del Solletico’, consentì ai grandi artisti di esprimere la loro creatività.
La mostra valorizza la feconda stagione artistica senese prima di Pio II e il mecenatismo piccolomineo, con una galleria nella ‘Cripta’ di opere legate alla vita del cardinale, alla sua esperienza religiosa, alla sua grande vocazione artistica.
Con la ‘Madonna col Bambino’ appunto la ’Madonna del Solletico’, tempera e oro su tavola, con lo stemma del cardinal Antonio Casini, realizzata dal Masaccio nel 1426-1427, in mostra la scultura in marmo di Jacopo della Quercia ‘La Madonna col Bambino e il cardinal Antonio Casini introdotto da sant’Antonio abate’, 1437-1438, nel Museo dell’Opera. Da questo grande contenitore, provengono anche il ‘Pastorale’ in avorio intagliato e dipinto, manifattura veneziana inizio XV secolo; il ‘Testamento di Misser Antonio cardinale di Sancto Marcello Aoms’, registro pergamenaceo rilegato in assi con copertina in legno e cuoio, 1431- 1438; l’Ostensorio in argento fuso, sbalzato, cesellato, dorato, smalti e gemme, orafo romano 1468 -1470.
Il percorso continua con il ‘Cerimoniale dei vescovi’, pergamena, legatura moderna in assi di legno e mezza pelle, di Martino di Bartolomeo, 1408, concesso dalla Biblioteca Laurenziana, Firenze. E’ un prestito del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma - Museo d’Arte Sacra della Diocesi, la ‘Madonna delle ciliegie’, tempera, oro e argento su tavola, di Stefano di Giovanni detto il Sassetta, 1435. La Biblioteca Comunale degli Intronati contribuisce con il ‘Missale romanum’, pergamena, legatura moderna in assi di legno e pelle, opera di un miniatore attivo a Siena intorno al 1428-1430.
Anteprima della mostra, venerdì 21 maggio alle 11,30.