L’audizione dell’ex presidente di Fondazione e Banca Mps Giuseppe Mussari, di fronte alla commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi, quattro ore di dichiarazioni dopo dieci anni di silenzi (a parte l’intervista a La Nazione sulle frasi dell’avvocato Pittelli), andrebbe divisa in quattro capitoli: la sfera personale dei rapporti, l’ambito giudiziario delle inchieste e delle perquisizioni, il contesto sociale di quegli anni a Siena e nei dintorni del Monte, l’affare Antonveneta, ovvero il Big bang di tutte le crisi.
Il primo capitolo è quello più legato ai lavori della commissione parlamentare. E Mussari ha sollevato dubbi sulla mail dell’annuncio di suicidio, quella con oggetto ’help’ e sui fogliettini trovati accartocciati nel cestino, ’ciao Toni, amore, l’ultima che ho fatto è troppo grossa per poterla sopportare....".
I commissari hanno chiesto, in sintesi, a Mussari: "David Rossi si è suicidato o no, lei che idea si è fatto?" "Io non penso - ha risposto l’ex presidente Mps -. Tra me e David Rossi c’era un rapporto fraterno, non certo in senso massonico. La mia opinione rimane quella (e il riferimento è alla battuta detta a Le Iene, ’quello che dice Antonella è vangelo’ n.d.r.), da parte della moglie di David c’è una non accettazione dei risultati formali delle inchieste, ha un’idea, non provata ma chiara, dell’accaduto. Io non posso rimanere indifferente a una moglie o a fratelli che chiedono giustizia, chiarezza, un livello definitivo di consapevolezza. Non posso che stare dalla loro parte, ignorando le ragioni, ma per scelta ontologica. Quando avrò la forza per affrontare direttamente la vicenda e leggere le carte, sarò felice di dare la mia opinione. Ma ora sto con loro".
Riguardo ai fogliettini, Mussari afferma: "Non era il modo di esprimersi del David Rossi che io conoscevo. Per me la chiamava Antonella, non ho memoria di Tonia. David aveva un carattere scostante addirittura, prima ti misurava e poi ti dava confidenza. La cosa che ci legava di più era il silenzio ed essere d’accordo sull’idea di fondo, sui concetti di bello, di giusto, di elementi architettonici".
L’avvocato Mussari cita la trovata promozionale di David nella seconda metà degli anni ’90, quando era in Comune e doveva lanciare la fibra ottica. "Creò un elemento che univa il canape del Palio con la fibra, una connessione tra passato e futuro. E se leggete la presentazione della mostra di Corto Maltese, scritta a quattro mani, vedreste che lo stile non collima con quello della mail (’help, stasera mi suicidio sul serio, aiutatemi!!!’ n.d.r.). David in un festino? Ma scherzate? Non era nella sua natura nemmeno mischiarsi a una conversazione che avesse un oggetto boccaccesco. E poi quando si sarebbero tenuti questi festini? Lo chiedo perché non lo so".