PAOLA TOMASSONI
Cronaca

La Medicina del futuro in Ateneo. Nozze tra Ingegneria e Biotecnologie. Nuovo corso di laurea triennale

Il percorso multidisciplinare in lingua inglese unisce due Dipartimenti per integrare le competenze. Accesso programmato per 80 studenti. Il rettore Di Pietra: "Profili richiesti dal mercato del lavoro".

Il percorso multidisciplinare in lingua inglese unisce due Dipartimenti per integrare le competenze. Accesso programmato per 80 studenti. Il rettore Di Pietra: "Profili richiesti dal mercato del lavoro".

Il percorso multidisciplinare in lingua inglese unisce due Dipartimenti per integrare le competenze. Accesso programmato per 80 studenti. Il rettore Di Pietra: "Profili richiesti dal mercato del lavoro".

L’ambiziosa sfida di ingegnerizzare le biotecnologie è nel dna del nuovo corso di laurea triennale, in lingua inglese, in Biotech Engineering for Health dell’Università di Siena, attivato per il prossimo anno accademico. Un percorso innovativo e unico nel panorama accademico italiano - con accesso programmato ad un massimo di 80 studenti – che mira a formare professionisti con una solida base interdisciplinare, capaci di integrare le competenze in biotecnologie e in ingegneria dell’informazione per affrontare le sfide della medicina del futuro.

Il corso vede coinvolti due Dipartimenti, quello di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche (DIISM), diretto dal professor Valerio Vignoli e di Medicina molecolare e dello Sviluppo (DMMS) diretto dalla professoressa Antonella Naldini: ieri la presentazione con la professoressa Paola Piomboni, presidente Scuola di Medicina e con il presidente del Comitato ordinatore del corso Domenico Prattichizzo e la rappresentante Alice Luddi; alla presenza della direttrice sanitaria dell’AouS Maria De Marco e del presidente di Fondazione SAIHUB Valter Fraccaro.

Un corso di laurea con formazione integrata nell’ambito delle biotecnologie e dell’ingegneria dell’informazione, promuovendo lo sviluppo di soluzioni innovative per la salute e scienze della vita: gli studenti potranno maturare competenze per acquisire, analizzare ed elaborare dati biomedici, con prospettive professionali nei settori biotech, health-tech e innovazione medica; approfondiranno le conoscenze di intelligenza artificiale, bioinformatica, elettronica e robotica nelle moderne applicazioni sanitarie. Nei primi due anni, il piano di studi prevede l’acquisizione di una solida formazione di base in matematica, fisica, chimica, biologia e informatica, oltre a corsi di economia e gestione aziendale. Poi il curriculum si amplia con corsi specialistici che coprono le aree chiave delle biotecnologie e dell’ingegneria dell’informazione; per finire tirocinio in aziende, centri di ricerca o università.

"Questo corso – sottolinea il rettore Roberto Di Pietra – unisce le scienze della vita alle tecnologie intelligenti, promuovendo la formazione di profili ibridi molto richiesti dal mercato del lavoro". "Il corso – aggiunge il professor Prattichizzo – ha come fulcro l’essere umano, a partire dalle sue cellule. Al centro ci sono le metodologie più avanzate e innovative delle biotecnologie e dell’ingegneria dell’informazione, con l’obiettivo di preparare nuove figure professionali capaci di operare nei contesti più dinamici della salute e del benessere". "Come Fondazione SAIHUB – conclude Valter Fraccaro – siamo più volte stati coinvolti dal Comitato Coordinatore. Le materie sono quanto di più utile e aggiornato si possa trovare nel panorama italiano e credo che l’ecosistema senese delle Scienze della Vita possa contare su una nuova risorsa per confermare la propria rilevanza internazionale". "Le competenze integrate - dice Francesca De Marco, ds delle Scotte – consentiranno di operare con tecnologie innovative da utilizzare in ambito medico, nei percorsi di cura dei pazienti".