ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

La memoria non si spezza. Iniziative in tutta la provincia: "Democrazia valore quotidiano"

Ieri mattina le amministrazioni comunali e le associazioni hanno ricordato il 25 Aprile. Il ricordo di chi lottò per sconfiggere il nazifascismo e "scelse la via più difficile".

Ieri mattina le amministrazioni comunali e le associazioni hanno ricordato il 25 Aprile. Il ricordo di chi lottò per sconfiggere il nazifascismo e "scelse la via più difficile".

Ieri mattina le amministrazioni comunali e le associazioni hanno ricordato il 25 Aprile. Il ricordo di chi lottò per sconfiggere il nazifascismo e "scelse la via più difficile".

Celebrata in tutta la provincia la ricorrenza degli 80 anni dalla Liberazione, tra deposizioni di corone, discorsi ufficiali, messaggi istituzionali, oltre alla cerimonia ufficiale che si è conclusa in piazza del Campo, presenti molti sindaci della provincia e le autorità del territorio.

Il Comune di Poggibonsi ha voluto sottolineare "una giornata che non è solo memoria ma è impegno e responsabilità. Responsabilità di difendere e di aver cura di quei principi di libertà, democrazia, solidarietà, pace che hanno mosso la Resistenza e che sono principi cardine della nostra Repubblica antifascista".

A Colle Val d’Elsa, il sindaco Piero Pii ha affermato che "il 25 aprile non è solo una data: è un valore. È il ricordo di chi ha lottato per la libertà e la democrazia, ed è un impegno quotidiano per mantenerle vive. Oggi come allora, crediamo nella forza della libertà e nella responsabilità di difenderla ogni giorno".

E Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano, ha detto "grazie, a distanza di 80 anni agli Alleati, ai civili caduti sotto le bombe, agli internati militari italiani, ai detenuti politici, ai partigiani caduti che, al fianco delle forze alleate, consentirono all’Italia di finire la guerra dalla parte giusta dopo averla iniziata dalla parte sbagliata. Così la Patria riconquistò non solo la libertà, ma anche un minimo di dignità e onore di fronte al mondo. Il 25 Aprile si insegna anche a non arrendersi, a non essere distanti e indifferenti. A fare ciascuno la propria parte, sempre".

A Montepulciano, la manifestazione ha toccato prima il capoluogo, poi tutta la provincia. "Una data storica per dire grazie a chi, con il proprio sacrificio ci ha donato la libertà e ha ridato dignità al nostro Paese", ha dichiarato il sindaco Michele Angiolini. Nel discorso il sindaco ha ricordato la recente scomparsa Marino Mazzini, giovane poliziano che fu staffetta partigiana durante la liberazione e a lungo presidente dell’Anpi di Montepulciano: "Grazie alla sua generazione, i nostri territori furono liberati già nel 1944: con determinazione e coraggio, i partigiani scacciarono l’invasore nazista e misero fine agli ultimi focolai della dittatura fascista in queste terre. Per questo siamo qui, tutti riuniti, per dire grazie. Grazie a chi ha lottato per darci libertà, dignità e democrazia".

L’amministrazione comunale di Chianciano Terme ha ricordato che il "25 Aprile non è solo una data sul calendario, ma un monito vivo, un dovere che ci richiama a ciò che siamo e a ciò che vogliamo essere come comunità. A Chianciano Terme, in questa terra che ha conosciuto il sacrificio e la lotta, ricordare il 25 aprile significa guardare in faccia la storia senza paura. Significa riconoscere che la libertà non è un regalo, ma una conquista che va custodita ogni giorno. Come amministrazione comunale, il nostro compito è chiaro: garantire equità, trasparenza, giustizia".

Cerimonie anche a Monteroni d’Arbia, dove il Comune ricorda "la festa di tutti gli italiani, il giorno in cui si ricorda la liberazione dell’Italia dai nazi-fascisti e si ricorda il contributo di tanti italiani che decisero di combattere spesso donando la loro vita per la libertà delle generazioni future. Come Comune di Monteroni d’Arbia siamo fieri di essere stati presenti come sempre in piazza del Campo per festeggiare e fare in modo che la storia si tramandi alle generazioni future".

Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga, ha sottolineato che "oggi, come ogni giorno, dobbiamo ricordare che il nostro compito è di essere custodi dei valori costituzionali. La memoria non è solo un dovere, ma un rinnovato impegno a costruire una società migliore, più giusta e più libera. La Resistenza continua, e continua in ognuno di noi, nel nostro comportamento quotidiano, nelle nostre scelte politiche, nel nostro impegno a garantire che l’Italia sia un paese democratico, accogliente e rispettoso della dignità di ogni persona".

Anche Murlo ricorda "con gratitudine e rispetto le donne e gli uomini che, ottant’anni fa, scelsero la via più difficile e più coraggiosa: quella della Resistenza, della dignità, della libertà". E a Buonconvento l’amministrazione parla di "cerimonia intensa e partecipata, segno di quanto la nostra comunità senta profondamente i valori della democrazia e della Resistenza. Il 25 Aprile è memoria viva e impegno per il futuro".