PAOLO BARTALINI
Cronaca

La morte del Pontefice. Cordoglio bipartisan e il libro dei volontari

La sindaca Cenni e FdI: "Grazie, Francesco"

Instancabile servizio dei volontari della Pubblica Assistenza che garantiscono servizi alle comunità locali

Instancabile servizio dei volontari della Pubblica Assistenza che garantiscono servizi alle comunità locali

Messaggi di cordoglio in ambito istituzionale e politico da Poggibonsi, dopo la scomparsa di Papa Francesco. Intervengono la sindaca Susanna Cenni, il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale ed è da menzionare una storia di volontari della Pubblica Assistenza (nella foto, durante un’esercitazione di soccorso) che nel 2021 inviarono al Pontefice una copia del libro dedicato alle loro esperienze nei giorni di lockdown, ricevendo poi la Benedizione del Santo Padre tramite la Segreteria di Stato del Vaticano.

"Grazie, Francesco" la sindaca Susanna Cenni esprime il cordoglio della comunità. "Ci uniamo al cordoglio di tutto il mondo. Nessun Pontefice aveva comunicato ai laici, ai non credenti valori profondi come lui ha fatto, accorciando distanze. Ha saputo donarci parole e gesti potenti in tante importanti occasioni. La Chiesa di Francesco ha saputo parlare ad un mondo grande, non senza reazioni al proprio interno. Mancheranno le sue autorevoli parole di Pace in un momento drammatico, mancheranno le sue parole a rappresentare gli ultimi. Parole che il mondo intero dovrà sempre ricordare, una eredità che dobbiamo impegnarci a conservare".

Per FdI in Consiglio comunale, il capogruppo Federico Gozzi afferma: "La notizia della scomparsa di Papa Francesco ci addolora profondamente. La sua instancabile opera a difesa della cristianità, mossa dai valori di carità e della speranza, alla tutela della famiglia, dei più deboli e per il dialogo interreligioso ci lasciano un profondo vuoto. In un’epoca turbolenta come la nostra ha saputo dirigere il timone del Santo Uffizio compiendo il ruolo di ponte di pace e di mediatore tra le Nazioni, cercando di proteggere le comunità seguaci del messaggio di Cristo. Esprimiamo una forte gratitudine per il suo servizio, espletato fino all’ultimo giorno su questa Terra, e un profondo cordoglio".

Per una descrizione delle emozioni del lockdown la locale Pubblica Assistenza chiese ai volontari di mettere nero su bianco le loro storie. Ebbe origine una pubblicazione, dal titolo ’Il venticinquesimo racconto’, spedita anche al Pontefice. Ricorda l’allora presidente della Pubblica Assistenza, Fabrizio Fabiani: "Nel periodo oscuro del Covid, tanta la preoccupazione. Lavorammo per la comunità con equipaggi di ragazzi e ragazze meravigliosi dall’età media di 25 anni. Bravi anche a fermare le sensazioni". Dalla Segreteria di Stato, Monsignor Luigi Roberto Cona rivolse a Fabiani questo messaggio: "Nell’accogliere con animo riconoscente i sentimenti che hanno suggerito il premuroso gesto, Sua Santità assicura un particolare ricordo al Signore e, mentre incoraggia a perseverare con umiltà e cristiana carità tale compito, ricorda che ciò che si fa ai bisognosi diviene un riverbero della vicinanza di Dio Padre. Invocando su di Lei, sui Volontari, sul Consiglio Direttivo e sulle persone care la materna protezione della Beata Vergine Maria, di cuore impartisce la Benedizione Apostolica".

Paolo Bartalini