DIEGO MANCUSO
Cronaca

La mostra di Paolucci su Pio II in trasferta anche a Roma

Via Merulana, in una delle zone più classiche di Roma, fu tracciata a metà del 1500 da Papa Gregorio XIII...

La mostra sui dipinti di Aleardo Paolucci dedicati a Pio II, dopo Siena e Pienza è stata allestita a Roma

La mostra sui dipinti di Aleardo Paolucci dedicati a Pio II, dopo Siena e Pienza è stata allestita a Roma

Via Merulana, in una delle zone più classiche di Roma, fu tracciata a metà del 1500 da Papa Gregorio XIII e completata da Sisto V per collegare San Giovanni in Laterano con Santa Maria Maggiore, Basiliche dette ‘Papali’ in quanto chiese cattoliche di più alto rango, ora sedi, in concomitanza con il Giubileo 2025, di Porte Sante. Collocazione più suggestiva, nella grande sede museale che porta il nome della via, non poteva trovare dunque la raccolta delle opere dedicate da Aleardo Paolucci a Papa Pio II, entrambi pientini.

Si tratta del terzo atto del progetto ‘Paesaggi dell’anima – Paolucci. Il pittore’, di Enki Produzioni, che ha già fatto tappa nel 2024 a Siena, al Santa Maria della Scala, e a Pienza, nel Conservatorio San Carlo Borromeo. Al sesto piano di Palazzo Merulana, in una grande sala inondata dall’inconfondibile luce capitolina, si trovano i cinquantaquattro dipinti che Paolucci, scomparso nel 2013, allora settantacinquenne, realizzò in appena tre anni, per il sesto centenario della nascita del concittadino Enea Silvio Piccolomini, eletto Papa nel 1458 e creatore della Pienza attuale nel 1462. Come ha detto Laura Bonelli, curatrice della mostra e autrice, con un team di storici dell’arte, di approfonditi studi su Paolucci e del catalogo, "tra le due figure, Piccolomini e Paolucci, c’è una convergenza sul tema ‘il messaggio della memoria’: entrambi hanno accumulato una ricchezza, in termini di sensibilità, frequentando della bellezza; e quella di Pienza è una bellezza internazionale".

Come osserva Andrea Giorgi, consigliere comunale di Pienza con delega al turismo, "Pio II fu una figura ‘atipica’, all’avanguardia per il suo tempo, patrono delle arti e delle scienze, combattente contro la schiavitù e tollerante nei confronti degli ebrei". La mostra resterà aperta fino al 2 marzo.

Diego Mancuso