DIEGO MANCUSO
Cronaca

"La nostra società ha il pallino della normalità"

Non la solita lezione di storia, tutta nomi e date, ma una sorta di ‘prontuario’ che, attraverso alcune parole-chiave,...

Non la solita lezione di storia, tutta nomi e date, ma una sorta di ‘prontuario’ che, attraverso alcune parole-chiave, ha offerto strumenti di lettura e interpretazione del presente e ha spiegato perché è fondamentale conservare la memoria. Così Montepulciano, davanti agli studenti che hanno gremito l’aula magna dei Licei Poliziani (e in diretta Facebook), ha celebrato il Giorno della Memoria 2025. D’altra parte, avendo scelto come relatori la popolare sociolinguista Vera Gheno e lo storico Luca Bravi, non avrebbe potuto essere diversamente, vista la vivacità dei due e l’originalità della loro ‘lezione’.

Come ha detto Bravi, riportando una dichiarazione delle sorelle Bucci, miracolosamente scampate ad Aushwitz, "solo i testimoni hanno le parole adatte per spiegare le sofferenze che hanno subito nei campi di sterminio". Bisogna allora soffermarsi su parole come memoria, normalità, razza, deportazione, diversità, queer, nomade, casa (che in qualche caso ci schiudono immagini da incubo e che non hanno un significato unico e fisso nel tempo), per comprendere il presente: salvaguardare la memoria non è solo ricordare ma è anche creare il bagaglio culturale, personale e collettivo, che consente di identificare i pregiudizi, l’emarginazione, la persecuzione e possibilmente di scongiurarne il riproporsi, il proliferare.

"Riflettere sul passato – ha affermato Gheno – serve a prepararsi al futuro. La nostra società ha ancora il pallino della normalità, contro la diversità. Non siamo tutti uguali, è un’ipocrisia, importante è riconoscersi nelle diversità, senza dover stabilire che qualcuno è inferiore".

Diego Mancuso