
Clet Abraham è tornato a fare capolino a Siena e con lui i cartelli stradali sono tornati a parlare, muoversi e raccontare storie. Questione di estetica. Durante la notte l’artista francese, con la sua street art, ha modificato i cartelli stradali del centro storico. Peccato però che la sua arte più che contemporanea si deve definire temporanea, visto che difficilmente sfugge all’occhio vigile del corpo della polizia municipale.
"Non sono mai stato ben ricevuto qui – afferma l’artista -. I vigili sono degli ignoranti che non sanno riconoscere la differenza fra arte e vandalismo, chissà se un giorno impareranno". Parole, le sue, che rappresentano l’eterna contrapposizione tra street art e tutela della cosa pubblica, nonostante un movimento che ha esponenti anche molto importanti, con opere quotate a livello altissimo come quelle del celebre Banksy. Gli interventi di questi artisti, così come di Clet Abraham, seguono una logica moderna del concepire lo spazio urbano: come un museo aperto. Ovvero la diffusione dell’arte e della bellezza non solo negli spazi esclusivi come il museo o la natura, ma anche per strada, nei luoghi della quotidianità. Per la legge, però, colorare le pareti dei palazzi o intervenire sui cartelli stradali non è lecito. La città ha, comunque, imparato a svegliarsi con la curiosità di ammirare i cartelli stradali rielaborati proprio dal suo genio. Clet, arrivato a Siena dopo il successo alla Miami Art Week 2021 ( la festa dell’arte contemporanea più importante del Nord America) è tornato qui mosso da un legame particolare. "Io ho sempre amato questa città, sia per le sue qualità architettoniche sia per quelle artistiche- spiega -. Le sue dimensioni in confronto a Firenze, città in cui vivo, mi piacciono molto. Questa è una dimensione umana vicina anche alla natura. Questo mix fra la bellezza che ha saputo creare l’uomo e la bellezza che ha creato e crea la natura mi ispira molto".
Insieme ad un gruppo di amici, tra cui l’ex consigliere comunale e coordinatore provinciale EcoDem Gianni Porcellotti, ha disegnato la città, trasformando ogni cartello in un messaggio o in una immagine ironica. Il tutto utilizzando decalcomanie che possono facilmente essere rimosse, ma che fanno diventare immediatamente i segnali stradali vere e proprie opere d’arte, apprezzate in molte grandi città europee. Le sue incursioni, però, nel tempo, gli hanno procurato anche qualche guaio, e non sono mancate multe elevate nei suoi confronti. Ultima quella di pochi giorni fa a Firenze. I vigili urbani hanno bloccato, sotto gli occhi della telecamera de La Nazione locale, l’esponente della street art durante una sua installazione in via dei Calzaiuoli, facendogli una "bella" multa.
Simona Sassetti