REDAZIONE SIENA

’La notte non finisce mai’, i delitti del mostro

Il libro indagine di Andrea Ceccherini e Katiuscia Vaselli sulla scia di sangue e di morti che per 30 anni ha spaventato l’Italia

E’ di notte che si percepisce meglio il frastuono del cuore, il ticchettio dell’ansia, il brusio dell’impossibile e il silenzio del mondo, ma anche dove si intravedono figure misteriose, inquietanti, che lasciano scie ma quasi mai tracce per poi essere riconoscibili. In questo clima ecco "La notte non finisce mai" ovvero "Viaggio intorno al mostro di Firenze", libro-indagine scritto da Andrea Ceccherini e Katiuscia Vaselli per Caosfera. Una brutta storia, tutta italiana, ancora da decifrare, e questo scritto, diviso nei dolorosi capitoli di tutti gli omicidi delle giovani coppie, ci riporta anche fisicamente in tanti luoghi, con personaggi inquietanti, figure sfuocate, fatti che non hanno ancora un loro perché.

Un racconto senza lieto fine, tanto l’indagine è talvolta paradossalmente vicina alla fiaba, con un sentito omaggio al giornalista Mario Spezi, la pista sarda, gli interrogativi lanciati per anni nel vuoto. La vicenda del mostro di Firenze è anche la cattiva coscienza di un’Italia che nasconde il suo vero volto, che non ammette i propri peccati, che non scava a fondo nella propria coscienza, fermandosi alle apparenze di buona e brava gente.

Un libro asciutto, crudo, che tuttavia non nasconde l’emozione di ripercorrere a ritroso un percorso, di stabilire nessi e ipotesi, di avanzare nel buio di una lunga e tormentata storia. "So poco della notte…" iniziava così una stupenda poesia di Alejandra Pizarnik, ed è proprio così per tutti questi drammi, questi incubi che hanno dilaniato un territorio, e come si scrive nel libro "E’ dentro ai luoghi, alle persone, ai ricordi e alle violenze che si scopre il Mostro".

Ci sono testimonianze e pareri, ipotesi che mettono i brividi, percorsi che sembrano portare in chissà quali incredibili soluzioni. Questa intricata vicenda è tutto questo ed altro ancora e Ceccherini e Vaselli offrono fatti e lasciano al lettore possibili congetture, nel rispetto proprio di quello che possiamo collocare come uno dei misteri più intricati della storia italiana. E ci fanno chiaramente capire che, nel passare degli omicidi, cambiano le dinamiche, i rituali e forse anche le persone. Per questo è davvero una vicenda che va oltre l’abominio della morte.

Un libro inquieto e inquietante: che ci suggerisce che la notte è solo l’altra forma del giorno, che è poi solo l’altra forma della notte.

Massimo Biliorsi