Un viaggio editoriale nella Siena del primo Novecento: il 2 dicembre, alle 18 nel Salone dei concerti di Palazzo Chigi Saracini, sarà presentato il primo volume di ’Siena dei nonni’ scritto da Luca Luchini, un progetto culturale di Opera Laboratori e pubblicato dalla casa editrice Sillabe. Non si tratta di una riedizione del saggio di grande successo di Luchini, pietra miliare della storiografia contemporanea della nostra città, ma di una vera e propria riscrittura di questo fortunato testo, con una revisione che riguarda anche il materiale fotografico.
Si racconta e si descrivono tanti capitoli importanti della vita cittadina: la nascita dei nuovi quartieri, il risanamento di Salicotto, il mondo politico con i suoi sconvolgimenti alla fine del primo conflitto mondiale, l’avvento del fascismo e tutto l’associazionismo che ha animato il tessuto cittadino, le Contrade. I contenuti delle vecchie pubblicazioni, ormai da tempo introvabili, rivisti e sviluppati con nuovi capitoli e una diversa impostazione, saranno suddivisi in tre volumi, la documentazione fotografica è stata modificata e ampliata con affascinanti immagini che coprono il lasso temporale che spazia dalla fine dell’Ottocento al 1945, a testimonianza delle radicali trasformazioni che hanno cambiato la fisionomia di Siena e la vita dei nostri concittadini. Viene trattata in maniera approfondita la critica situazione economica del post guerra, le attività di lungimiranti imprenditori senesi e l’evoluzione politica che, dopo scontri e violenze con socialisti e cattolici, portò il Partito fascista ad affermarsi anche a livello locale. Sono poi analizzati i miglioramenti igienici, le grandi opere realizzate durante l’amministrazione del podestà Bargagli Petrucci prima fra tutte il risanamento di Salicotto, e la costruzione dei nuovi quartieri periferici di San Prospero, Valli, Ravacciano e della caserma, il cui spostamento liberò a tutti gli effetti la Fortezza.
Sono ripercorse le vicende dell’Acquedotto del Vivo e di importanti realizzazioni come l’Asilo Monumento, l’Istituto dei ciechi e le case popolari. Particolare attenzione è rivolta anche al Dazio, al modo di divertirsi dei nostri concittadini del tempo e a importanti figure che hanno influito molto sui destini senesi, come Sclavo, don Orlandi, Bargagli Petrucci, Chiurco, Bruchi. Interverranno Carlo Rossi, presidente della Chigiana, Stefano Di Bello, consigliere delegato di Opera Laboratori, Giulia Perni, responsabile editoriale di Sillabe, e il giornalista Massimo Biliorsi.