REDAZIONE SIENA

La pace inizia anche da noi. No indifferenza, sì gentilezza

Per promuoverla occorre lavorare su sé stessi e sulle proprie emozioni. CLASSE 2° D ISTITUTO COMPRENSIVO 2 ’DI CAMBIO’ - COLLE VAL D’ELSA.

Per promuovere la pace occorre iniziare a migliorare noi stessi, a partire dai piccoli gesti

Per promuovere la pace occorre iniziare a migliorare noi stessi, a partire dai piccoli gesti

Oggi, purtroppo, sentiamo tanto parlare di guerra e di violenza. Come possiamo migliorare la nostra società e contribuire alla pace?

Non è facile definire la parola pace con un unico termine, perché essa è tante cose ed è collegata ad altri valori come la tolleranza, l’amore, l’uguaglianza, la fratellanza, la libertà, la giustizia…

Per promuovere la pace occorre iniziare a migliorare noi stessi, a partire dai piccoli gesti, affrontando i problemi della nostra vita di tutti i giorni.

Un fenomeno molto grave diffuso tra i giovani è il bullismo che consiste in atteggiamenti di prevaricazione e violenza, ripetuti, nei confronti di persone più deboli. Il bullismo può essere di tipo fisico oppure psicologico, quando la vittima viene esclusa oppure offesa. In questi atti il bullo non è l’unico colpevole, anche chi vede e ignora una scena di bullismo è colpevole di non aiutare qualcuno in difficoltà. E’ importante l’aiuto da parte di tutti (l’unione fa la forza!) e soprattutto è importante chiedere aiuto agli adulti quando non sappiamo come intervenire. Il cyberbullismo è una forma di bullismo che avviene attraverso l’uso delle tecnologie, in particolare sui social. E’ particolarmente grave perché offese e minacce si diffondono rapidamente e continuamente. Per questo è importante usare correttamente i social e, anche in questo caso, rivolgerci agli adulti se ci troviamo in difficoltà.

Per contribuire alla pace nella vita quotidiana, dobbiamo essere lucidi nell’affrontare le difficoltà. Per fare questo è importante conoscere e gestire le emozioni, che hanno degli aspetti positivi, anche quando sono negative. Ad esempio la paura va affrontata e superata, ma è importante provarla, per sfuggire a delle situazioni spiacevoli o anche rischiose. Anche la rabbia ha dei lati positivi, ad esempio serve per combattere le ingiustizie, però va contenuta, altrimenti può diventare pericolosa. Possono esserci diversi modi per sfogarsi e controllare le emozioni negative. Possiamo parlare con qualcuno a noi caro che ci sappia ascoltare oppure possiamo scrivere, perché la carta è più paziente degli uomini. Può far bene lo sport, perché permette di scaricarsi attraverso l’attività fisica ma anche di socializzare. Aiuta anche il volontariato, che è una bella cosa sia per le persone bisognose sia per chi lo fa.

Infine possiamo promuovere la gentilezza: anche piccoli gesti come accogliere con un sorriso o prestare qualcosa contribuiscono a migliorare la vita, la nostra e quella degli altri.