La palla ovale a Ranza. Iniziativa per i detenuti

La presentazione ieri mattina in sala del consiglio del palazzo comunale di San Gimignano.

La palla ovale a Ranza. Iniziativa per i detenuti

Rugby in carcere: ieri mattina la presentazione a San Gimignano

Porte aperte al carcere di Ranza per la disciplina dello sport: dalla palla tonda del calcio a quella ovale del Rugby, dai gol alle mete. Progetto di integrazione sociale per il recupero dei detenuti attraverso lo sport per andare in meta sia dal nuovo rugby di Ranza a quello sperimentato alle Sughere di Livorno. La presentazione ieri mattina in sala del consiglio del palazzo comunale dal padrone di casa il sindaco Andrea Marrucci con a fianco l’assessora regionale alle politiche sociali Serenella Spinelli, dal presidente comitato toscana Rugby Riccardo Bonaccorsi, con alcuni esponenti nazionali della Federazione Italiana della disciplina dello sport e salute e di esponenti di squadre Old toscane Rugby.

Per la delegazione di Ranza la dirigente giuridica dell’area trattamentale Valeria Bertini con l’ispettore capo della Penitenziaria Antonio De Pietro. Insomma sul nuovo rugby di Ranza si è mosso il mondo nazionale e regionale della palla ovale. Nel nuovo cammino da Ranza e dalle celle delle Sughere livornese in questa nuova esperienza sportiva. "Crediamo fortemente in questo progetto che potrà far vivere ai detenuti momenti formativi all’insegna dello sport di squadra." Il saluto del sindaco Andrea Marrucci. E ancora. "I veri valori del rugby saranno fondamentali per il percorso di recupero sociale dei detenuti. Per questo la nostra Amministrazione, sempre attenta a ciò che accade nella Casa di Reclusione di Ranza, sostiene e condivide le finalità di questo progetto".

"Per i detenuti far parte di una squadra di rugby, gli allenamenti, la condivisione delle regole e l’impegno in campo, è una opportunità preziosa di salute e di nuove motivazioni, favorendo quindi la prospettiva di reinserimento sociale e la finalità rieducativa della detenzione, che deve essere sempre il primo obiettivo". La riflessione dell’assessora regionale Spinelli. Ha ricordato inoltre "iniziative come questa sono un esempio di come la comunità possa portare un po’ di luce tra i tanti problemi che affliggono il sistema penitenziario del nostro Paese. Voglio ringraziare per questo tutti i soggetti coinvolti nel progetto, il Comune, la direzione, il personale della casa di reclusione, il Comitato toscano amatori rugby, le squadre old e in particolare i volontari e le volontarie, i tutor e gli allenatori per farlo crescere e portare avanti anche nel carcere di San Gimignano".

Romano Francardelli