di Antonella Leoncini
La Pinacoteca Nazionale, nei Palazzi Buonsignori e Brigidi, diventerà un Istituto autonomo. Franceschini riorganizza il suo ministero della Cultura per rispondere alle sfide del Recovery Fund e la nostra Pinacoteca è investita in primis da questa ondata di riforme.
Il Dpcm approvato ieri mattina dal Consiglio dei ministri con la nuova Soprintendenza Speciale prevista dal Pnrr, che si occuperà delle autorizzazioni per le grandi opere, anticipa l’arrivo di altri quattro Musei nazionali autonomi. Con la novità assoluta per l’Italia di un istituto completamente dedicato all’arte digitale, il Decreto prevede il passaggio di livello per due aree archeologiche, quella etrusca di Cerveteri- Tarquinia nel Lazio e quella romana e medievale di Sepino in Molise, e appunto per la Pinacoteca nazionale di Siena. A favore della decisione per il nostro Museo nazionalee il suo valore, scrigno di capolavori assoluti. Nelle sale del complesso di via San Pietro 29, ospita, la più importante collezione di dipinti su tavola a fondo oro del Trecento e Quattrocento senese, con capolavori di Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro, Ambrogio Lorenzetti ed ancora altri capolavori.
Nel 2019 la Pinacoteca ha accolto quasi 10.000 visitatori in una città, cioè, Siena che il Ministro può considerare strategica per la promozione dell’Italia delle culture.
"Un cambiamento che, nell’ambito della riorganizzazione ministeriale, potrà migliorare l’assetto e le funzioni della Pinacoteca Nazionale", il commento sintetico della direttrice Elena Rossoni in questi giorni a Mosca per la mostra al Museo Puškin ‘Siena all’alba del Rinascimento. Pittura dalle collezioni della Pinacoteca nazionale di Siena, dall’Archivio di Stato di Siena, da altri musei della Toscana e dal Museo da Mosca’, nell’ambito dell’anno incrociato Italia - Mosca.
Il nuovo Dpcm prevede che i direttori dei nuovi quattro istituti autonomi saranno selezionati con un bando internazionale, pubblicato sul sito del ministero nelle prossime settimane.
Il passaggio a Museo nazionale autonomo della nostra Pinacoteca, fino ad adesso nella rete della Direzione regionale Musei della Toscana, potrà avere altri effetti.
La Pinacoteca è uno dei pilastri del ‘Sistema museale cittadino di Siena’, l’accordo nel 2017 tra Ministero, attraverso oggi la Direzione regionale Musei della Toscana, e Comune per potenziare l’offerta culturale della città. Un progetto importante che ha stimolato la riunificazione della Collezione Piccolomini Spannocchi al Santa Maria della Scala. Per arrivare al biglietto integrato e ad altre azioni nell’ambito delle strategie della Direzione regionale Musei della Toscana e che adesso dovranno confrontarsi con lo status di Istituto autonomo della Pinacoteca Nazionale di Siena.