SERGIO PROFETI
Cronaca

La prima volta nella storia. Un anno con doppio rinvio

Non era mai successo che i Palii di luglio e agosto slittassero per la pioggia. Il precedente del 1978, con il Corteo interrotto alla terza Contrada in Piazza.

La prima volta nella storia. Un anno con doppio rinvio

La foto di Augusto Mattioli sul Palio di luglio. 1978 con il corteo interrotto dalla pioggia

Non era mai successo, ma proprio mai, che nello stesso anno si registrassero per Provenzano ed agosto i rinvii per pioggia. E’ la conferma di come il Palio rappresenti ’qualcosa’ di assolutamente imprevedibile. I rinvii dell’Ottocento venivano decisi anche per altri motivi, perfino per le feste.

Il rinvio di ieri a Corteo iniziato richiama ciò che avvenne nel luglio 1978, quando vinse la Selva con l’esordiente Bastiano. In quell’occasione, pur avendo piovuto prima che il Corteo si muovesse dal Palazzo della Prefettura, il sindaco Canzio Vannini decise, dopo le consuete riunioni e pareri previsti dall’articolo 90, di far muovere il Corteo e di farlo entrare in Piazza.

Al momento dell’ingresso della Chiocciola (terza Contrada) un forte acquazzone costrinse al rinvio. Il 3 luglio precise disposizioni furono impartite per lo svolgimento del Corteo, con l’Ufficio dell’Economato in crisi perché la maggior parte dei figuranti di Palazzo erano zuppi d’acqua.

La disposizione più evidente riguarda la composizione delle dieci Contrade in corsa, poiché vennero esentati cavallo e fantino, con relativo soprallasso e palafreniere. Nel 1978 nel Corteo sfilavano anche i soprallassi delle 7 Contrade che non correvano che vennero esentati.

Curiosità più evidente, che potrebbe essere ripercorsa anche oggi, furono le disposizioni che riguardavano la Torre, prima Contrada che entrava in Piazza. Ebbene la Torre, nel caso di impossibilità per asciugare i costumi, avrebbe potuto entrare in Piazza con una Comparsa ridotta. Altra particolarità fu la cancellazione dei punteggi per il Masgalano.

Ricapitolando: il Corteo dovrà essere effettuato dall’inizio, eventualmente anche con una riduzione della composizione delle Comparse e dei figuranti di Palazzo. L’orario di oggi potrà essere anticipato, ma non esiste alcuna disposizione che possa permettere lo svolgimento del Palio nelle ore del mattino. L’episodio del 1910, molto romanzato, pieno di spunti retorici e di leggende inventate, merita un eventuale approfondimento nei prossimi giorni. L’importante per il sindaco Nicoletta Fabio è di non cadere in ’buche cieche’, assumendo disposizioni che mal si coniugano con le regole. Che, purtroppo, non esistono e sono imbrodolate solo per creare confusione totale.